L'esagono di Saturno. Ogni lato dell'esagono è largo all'incirca quanto la Terra, al centro la tempesta circolare al polo nord del pianeta che da vita a questa caratteristica formazione. La ripresa è stata fatta dalla wide-angle camera il 3 dicembre, da una distanza di 390,000 km da Saturno. La risoluzione è di circa 23 km per pixel. Credits: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

Eccola, la prima immagine ravvicinata di Saturno che la sonda Cassini della NASA ha inviato a Terra, da quando è iniziata l’ultima fase della sua missione. Lo spettacolare esagono dell’emisfero nord del pianeta, ripreso poco più di mezza giornata prima del passaggio della sonda a soli 11 mila km dal bordo esterno dell’anello F di Saturno.

Cassini ha infatti iniziato la nuova fase della sua missione il 30 novembre, e domenica scorsa ha portato a termine con successo la prima di 20 orbite ravvicinate alla periferia esterna degli anelli principali di Saturno, chiamate Ring-Grazing Orbits (letteralmente orbite sfiora-anelli).

Quattro immagini che mostrano l'emisfero nord di Saturno ripreso con quattro filtri differenti. Ogni filtro è sensibile a una diversa lunghezza d'onda, per rivelare le nuvole e le foschie presenti nell'atmosfera a diverse altezze. In senso orario, partendo in alto a sinistra: filtro viola (420 nanometers), rosso (648 nanometers), vicino infrarosso (728 nanometers) e infrarosso (939 nanometers). Ripresa effettuata con la wide-angle camera il 2 dicembre da una distanza di circa 640 mila km da Saturno (153 km/px). Credits: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

Queste immagini fanno parte di un set di riprese effettuate dalla sonda il 2 e 3 dicembre, all’incirca due giorni prima dal primo tuffo ravvicinato, durante il quale invece la sonda si è dedicata alla raccolta di altri importanti dati scientifici. Le camere ricominceranno a lavorare durante i passaggi futuri, e Cassini ci mostrerà le riprese più ravvicinate, e ad alta risoluzione, di sempre degli anelli esterni e delle piccole lune che li “abitano”.

«Ci siamo, è l’inizio della fine di questa nostra storica esplorazione di Saturno. Lasciamo che queste immagini — e quelle che verranno  — ci ricordino che abbiamo vissuto l’avventura più coraggiosa e audace attorno al più  grandioso pianeta del Sistema Solare» (Carolyn Porco, a capo del Cassini imaging team allo Space Science Institute, Boulder, Colorado).

Ricordiamo ancora che il prossimo passaggio ravvicinato è previsto per l’11 dicembre, le orbite Ring-grazing proseguiranno quindi a cadenza settimanale fino al 22 aprile, quando l’ultimo passaggio ravvicinato alla luna di Saturno, Titano, rimodellerà ancora una volta il percorso della sonda portandola il 26 aprile all’inizio del suo gran finale: la prima di una serie di orbite nello stretto passaggio (di “soli” 2400 km) tra l’anello più interno e l’atmosfera del pianeta. Il 15 settembre, la conclusione, il tuffo finale nell’atmosfera di Saturno.

Per sapere tutto sulla missione leggi lo speciale Report dedicato alla Missione Cassini, di Pietro Capuozzo,  su Coelum 201 Saturno va in scena!


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