Una nuova immagine dalla sonda Cassini ci mostra Encelado come un mondo diviso, e proprio come l’antica divinità greca Giano, ci mostra i suoi due volti: tra passato e futuro, tra superficie esterna e attività interna.
A nord un volto antico, segnato dalle grandi quantità di crateri e i tanti impatti che la luna ha subito nell’arco della sua vita, e che ce ne racconta il passato mostrandoci la parte più esterna. A sud una superficie più liscia, giovane, increspata solo dall’attività geologica più recente e tutt’ora in corso, che ci svela il suo interno.
La maggior parte dei corpi del Sistema solare che non possiedono un’atmosfera sono infatti pesantemente butterati come il nord di Encelado (di 504 chilometri di diametro), registrando e mantenendo traccia di ogni impatto ed evento subito.
Tuttavia, l’attività geologica nel suo emisfero sud, attività probabilmente tutt’ora in corso di cui ne è segno anche il famoso pennacchio del polo sud, ha l’effetto di cancellare i “segni dell’età” appianando i crateri e lasciando una superficie più giovane e liscia, proprio come un moderno lifting.
Su Coelum Astronomia di marzo tutti gli Aggiornamenti dal Sistema solare, con le ultime scoperte delle quattro principali missioni, oltre la Cassini quindi anche le ultime scoperte da Rosetta, Dawn e Juno.
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