Il termine “Solstizio” sta a significare in latino “sole stazionario”, un chiaro riferimento all’apparente immobilità del Sole dopo un periodo (dal solstizio invernale a quello estivo) che lo ha visto invece aumentare la declinazione (e quindi l’altezza sull’orizzonte al momento del transito in meridiano) di ben 47 gradi..
Dall’esame delle date e dei tempi dei solstizi (vedi la tabella a sinistra) si può verificare che il fenomeno avviene quasi sempre il giorno 21, e ritarda poi di circa sei ore ogni anno (5 ore, 48 minuti e 46 secondi per la precisione).
In genere ogni quattro anni torna poi al 20 giugno, in conseguenza degli anni bisestili introdotti proprio per evitare un progressivo sfasamento delle stagioni con il calendario.
Per “vedere” con i propri occhi lo spostamento nel cielo del Sole, a una data ora, nell’arco di un anno, si può tentare di “costruire” un analemma solare. Un’immagine composta da più riprese del Sole, come questa qui sotto di Giuseppe Petricca, che su Coelum 197 vi spiega come fare.
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