L’asteroide 2017 KQ27, dalle dimensioni simili all’oggetto che ha colpito Chelyabinsk nel febbraio 2013, sarà oggi di stretto passaggio dalla Terra. La roccia spaziale mancherà (si, non ci sono pericoli!) il nostro pianeta a una distanza di circa 384.000 chilometri, più o meno una Distanza Lunare (DL), ovvero la distanza media della Luna.
Scoperto alla fine di maggio, il nuovo NEO (near Earth object) scoperto ha una magnitudine assoluta di +25,7 e un diametro compreso tra i 14 e i 45 metri. Il punto più vicino alla Terra lo raggiungerà alle 17:00 (TMEC ora italiana) di oggi, 6 giugno, con una velocità di 10,7 km/s.
Quasi sicuramente passerà e non lo rivedremo più… nessun altro futuro approccio alla Terra è infatti previsto dagli astronomi. L’asteroide è destinato a volare verso Giove, che terrà però a una distanza relativamente larga di 1,8 unità astronomiche (UA, circa 270 milioni di chilometri), il 26 settembre del 2072!
Gli annunci di piccoli asteroidi di passaggio sono sempre più frequenti, non ovviamente perché ce ne siano di più… ma perché si dà sempre più importanza, come è giusto, al monitoraggio degli asteroidi potenzialmente pericolosi, e di conseguenza al calcolo e alla previsione delle loro orbite per valutarne un possibile impatto con la Terra. In caso di asteroidi che ricorsivamente possono incrociare (o avvicinare) l’orbita della Terra, ogni passaggio porta dati importanti in più per affinare la conoscenza dell’orbita e la precisione delle previsioni.
A dimostrazione del fatto che la sorveglianza c’è, oltre a 2017 KQ27, è stato individuato un altro asteroide che mancherà oggi il nostro pianeta: l’oggetto, 2017 KR27, è di circa 70 metri di diametro, molto più grande quindi di 2017 KQ27, ma vola dalla Terra a una distanza ampiamente sicura di 7 DL. Fino ad oggi sono stati rilevati 1.803 asteroidi potenzialmente pericolosi (PHA rocce spaziali dal diametro superiore ai 100 metri che possono avvicinarsi alla Terra entro le 19,5 DL) e nessuno dei PHA noti è in corso di collisione con il nostro pianeta.
Ma è solo della scorsa settimana l’avvistamento di un bolide, in Italia nel Nord Est, troppo piccolo per essere individuato in anticipo, che se fosse stato solo un po’ più grande qualche danno, anche se non particolarmente grave, avrebbe potuto farlo. Quello che si auspica ora è un maggior coordinamento tra le varie realtà che, in caso di previsto impatto, o improvviso impatto vero e proprio, devono attivarsi per ridurre il più possibile il danno. Per approfondire il tema, su Coelum Astronomia di giugno trovate: due articoli di approfondimento, la Terra Braccata e Per non fare la fine dei dinosauri, per capire di cosa si tratta, quale rischio corriamo davvero, come funziona il monitoraggio e quali sono le strategie di mitigazione; un’intervista a Maura Tombelli, la Signora degli Asterodi e il ruolo degli astrofili; e la presentazione di Asteroid Day Italia 2017 firmata da Gianluca Masi.
Indice dei contenuti
Asteroidi pericolosi e Rischio da Impatto
Coelum Astronomia 212 di giugno 2017 è online, come sempre in formato digitale e gratuito
…..inquietante…….