Questa settimana la notizia di un curioso segnale radio, rilevato dall’Osservatorio di Arecibo e apparentemente proveniente dalla nana rossa Ross 128 (GJ 447), una stella che si trova nella costellazione della Vergine a soli 11 anni luce dalla Terra, aveva suscitato un grande interesse mediatico.
Anche se gli astronomi avevano proposto almeno tre possibili spiegazioni, l’idea che potesse trattarsi di un secondo controverso segnale WOW! aveva animato le speranze di molti. La possibilità, statisticamente molto bassa, che potesse trattarsi di una comunicazione extraterrestre è generalmente di gran lunga l’interpretazione preferita, piuttosto che spiegazioni naturali o tecniche, come potrebbero essere le interferenze terrestre o gli errori di rilevazione.
Ad ogni modo, il team, guidato dal professor Abel Méndez direttore del Planetary Habitability Laboratory (PHL) di Peurto Rico e da Jorge Zuluaga dell’Università di Antioquia in Colombia, ha subito messo in moto le procedure di follow-up di quello che ora viene chiamato “Weird! Signal” (Segnale “Strano!”), in collaborazione con il SETI Berkeley Research Center dell’Università della California e del SETI Institute.
«I nuovi dati hanno mostrato, come spiegazione più probabile, che il misterioso segnale provenga da uno o più satelliti in orbita geostazionaria terrestre».
Ciò spiegherebbe perché i segnali erano all’interno delle frequenze satellitari e persistevano solo per Ross 128. Questa stella, infatti, è vicina all’equatore terrestre dove si trovano molti satelliti geostazionari.
Tuttavia, non tutto è risolto:
«gli astronomi ancora non riescono a spiegare le forti caratteristiche di dispersione del segnale (le linee diagonali nella figura)».
forse causate da molteplici riflessioni del segnale stesso, ma questo dato richiederà ancora del tempo per essere analizzato. Seguite i prossimi aggiornamenti!
Indice dei contenuti
Leggi anche
Il 15 agosto cadrà il 40esimo anniversario della ricezione del Segnale Wow!, l’unico segnale raccolto all’interno del programma SETI a non avere ancora una spiegazione. Di cosa si tratta esattamente? Leggi lo speciale che gli abbiamo dedicato su Coelum Astronomia 213 (luglio/agosto 2017): Il “Segnale Wow!”. Un enigma lungo 40 anni. Come sempre in formato digitale e gratuito.