La missione Apollo 11, minuto per minuto, proprio come se fossimo al Centro Controllo e potessimo spostarci da una postazione all’altra. Non solo, anche le riprese, le immagini, le trasmissioni televisive, e altro ancora… tutto sincronizzato e in successione nel tempo reale trascorso a terra.
Questo è il progetto, ora online, voluto e sviluppato da Ben Feist (sviluppatore di software e ricercatore nel campo della visualizzazione dei dati di volo alla NASA), simile al precedente progetto sull’Apollo 17, ma che ora ci permette di rivivere e riascoltare le ben 11 mila ore (!) di registrazioni audio e, quando esistono, vedere il filmati e le immagini relativi a quel momento (immaginate se davvero fosse stato un complotto… era decisamente più facile andarci davvero sulla Luna che costruire il tutto così minuziosamente e in modo così coordinato).
Sul sito apolloinrealtime.org possiamo tornare indietro di 50 anni ed entrare direttamente nell’azione in tempo reale della prima missione che ha portato l’uomo a scendere sul suolo lunare.
Si possono semplicemente seguire le conversazioni, lasciando scorrere il tempo e vedendo video e immagini come le vedevano loro in quel momento, oppure saltare da un canale all’altro (ben 50 canali diversi!), ascoltare le conversazioni tra il centro controllo e gli astronauti, o anche solo quelle dei tanti operatori a terra, che controllano lo stato di tutte le strumentazioni in gioco (le telemetrie… ricordiamo una serie di articoli che stiamo pubblicando in questi numeri, di Stefano Capretti, che ci spiegano proprio l’importanza e come funziona la telemetria di una sonda). O ancora, fare l’operazione contraria, e scegliere un’immagine o un video e venire trasportati nell’esatto momento in cui è stata scattata… ascoltando quello che si stavano dicendo.
«Ad esempio, se si vuole ascoltare ciò che l’ufficiale di guida (responsabile delle operazioni del computer di guida) stava dicendo durante l’atterraggio sulla Luna mentre l’equipaggio incontrava gli infami allarmi scattati durante la missione, basta sintonizzarsi (nel canale corretto). Poi si può tornare indietro, nuovamente all’inizio dello sbarco, e questa volta ascoltare il canale CapCom, o FIDO, ecc.» ha spiegato Feist in un’intervista a collectSPACE. «È la più ampia e vasta gamma di informazioni che si potevano raccogliere».
Si comincia 20 ore prima del lancio del Saturn V, il 16 luglio 1969, e si conclude quando Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins salirono a bordo della nave di recupero USS Hornet il 24 luglio, nove giorni dopo.
Il sito contiene tutti i filmati in 16 mm che sono stati scansionati per il documentario,”Apollo 11″, che verrà proiettato nelle sale italiane dal 9 all’11 settembre 2019. Gran parte di questi filmati possono anche essere ascoltati grazie al suono aggiunto per la prima volta in occasione del film, e accuratamente sincronizzato al labiale e all’audio registrato dalla sala controllo. Un’altra possibilità ancora è quella di effettuare una ricerca sui campioni lunari raccolti dagli astronauti, cliccando si vedrà il momento in cui il contenitore viene riempito.
«Ho fatto del mio meglio per rendere questo sito web uno strumento che permetterà alle persone di scoprire come le operazioni di missione sono state condotte dal “dietro le quinte”» dichiara Feist sempre a collectSPACE.
E così, tra Collins che non trova l’Hassemblad per riprendere l’orizzonte della Terra, poco dopo aver raggiunto l’orbita, e si meraviglia di ogni nuovo panorama, e un Armstrong più secco e pragmatico, preso dalle procedure, ma che fa trasparire il suo senso dell’umorismo, possiamo già navigare nel tempo lungo tutto l’arco della missione.
Ma Feist ha pensato anche a un particolare in più.
Nei giorni dell’anniversario, a partire dal 16 luglio, cliccando sul pulsante di avvio, si verrà trasportati nel momento esatto al secondo di 50 anni prima, in modo che chiunque possa virtualmente sintonizzarsi nello stesso momento – secondo le parole dell’autore ciascuno “prendendosi una pausa dalla propria frenetica vita” – e ammirare assieme a tutti coloro che saranno sintonizzati quello che l’umanità può ottenere quando si lavora, assieme, a uno scopo comune.
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Coelum Astronomia di Giugno 2019
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