La cartina mostra l'aspetto del cielo alle ore (TMEC): 1 Giu > 00:00; 15 Giu > 23:00; 30 Giu > 22:00. Crediti Coelum Astronomia CC-BY

A quell’ora il cielo apparirà attraversato nel basso meridiano dalla costellazione del Sagittario, individuabile facilmente grazie alla sua caratteristica figura a “teiera”, e dallo Scorpione, in cui brilla la rossa Antares.

➜ Approfondisci la mitologia e la scienza di questa rossa stella estiva con Stefano Schirinzi. La stella che segna il cuore dello scorpione, sia per luminosità che per il colore, la perfetta rivale del pianeta che rappresenta il dio della guerra, Ares, ovvero il pianeta Marte: Antares.

Più in alto, sempre rivolti a sud, si passerà dall’Ofiuco all’Ercole, con quest’ultimo situato quasi allo zenit. Il Leone, che ci ha accompagnati nei mesi passati, si starà invece avviando al tramonto, mentre verso est comincerà ad alzarsi l’asterismo del Triangolo estivo formato da VegaDeneb Altair (le stelle più brillanti di Lira, Cigno e Aquila), insieme ai ricchissimi campi stellari che compongono la Via Lattea. Sull’orizzonte di nordest, più tardi durante la notte, farà capolino la grande Galassia di Andromeda (M 31), che raggiungerà una buona altezza sull’orizzonte già prima dell’alba, precedendo il sorgere delle Pleiadi (M 45) nel Toro.

Continua l’esplorazione del cielo con la UAI, tra le rubriche passate dedicate al mese di giugno trovi anche:

Vita e morte nella Lira e I soli azzurri dell’estate

Ricordiamo poi la rubrica di Giorgia Hofer, su Coelum astronomia 214, dedicata alla ripresa del Triangolo estivo e della Via Lattea.

Luna Sole Pianeti

SOLE

In giugno, continua l’apparente moto di risalita del Sole, che il giorno 21, alle ore 05:32 ora locale, raggiungerà il punto di massima declinazione nord dell’eclittica (pari a +23° 26′). In quel momento si verificherà il solstizio estivo, che nell’emisfero boreale sancirà l’inizio dell’estate astronomica.

L’evento del mese che riguarda la nostra stella quest’anno però è l’Eclissi Anulare del 10 giugno, che in Italia sarà purtroppo visibile solo (molto) parzialmente e solo dalle regioni settentrionali.

L’eclissi sarà infatti visibile a nord della latitudine 42.4° N sulla costa tirrenica e della 43.2° N su quella adriatica. Come si può vedere dall’animazione della NASA qui a sinistra, i paesi interessati dalla totalità (il pallino rosso al centro dell’ombra lunare) sono quelli del nord del mondo, dal Canada alla Groenlandia alle regioni più a nord est della Russia, mentre la fase parziale sarà visibile, tra gli altri, da buona parte dell’Europa, ma solo delle regioni della parte nord del nostro Paese.

Credits: NASA's Scientific Visualization Studio/Ernie Wright

L’eclisse, per chi potrà goderne nella sua totalità, sarà un’eclissi di Sole anulare, ovvero il disco lunare – trovandosi vicino all’apogeo, il punto della sua orbita più lontano dalla Terra – non riuscirà a coprire quello del Sole, lasciandone intravedere il contorno, un “anello di fuoco” sicuramente suggestivo, anche se non suggestivo quanto il “buio di giorno” di una eclissi totale.
Qui sotto gli orari e una rappresentazione di quello che si potrà vedere per le principali località italiane (fonte UAI)


Eclissi parziale di Sole. Simulazione relativa a Milano, ore 12:18

Eclissi parziale di Sole. Simulazione relativa a
Venezia, ore 12:25

Eclissi parziale di Sole. Simulazione relativa a
Firenze, ore 12:19
L'eclissi anulare di Sole ripresa il 4 gennaio del 2011 dal satellite Hinode. Credit: NASA/Hinode/XRT

A Milano sarà osservabile dalle 11:35 alle 13:04 con il Massimo alle 12:18 – (Mag. 0.097)
A Venezia dalle 11:48 alle 13:05 con il Massimo alle 12:25 – (Mag. 0.070)
A Firenze dalle 11:52 alle 12:49 con il Massimo alle 12:20 – (Mag. 0.037)

Per saperne di più sulle Eclissi di Sole

di Mario Rigutti:

➜ Come funzionano le Eclissi di Sole. «Ah, Signor Professore, la scienza esiste!»
Geometria delle eclissi
Eclissi storiche. I primi passi verso lo studio della parte esterna del Sole
Le mie Eclissi di Sole. Diario di Viaggio di un Astronomo

e ancora

➜ Eclissi di Sole: dalle suggestioni del passato alla scienza del futuro
di Alessandro Bemporad, Luca Zangrilli, Silvano Fineschi (INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino)

PIANETI

Per quanto riguarda i pianeti, questo mese Giove e Saturno continuano a migliorare la loro visibilità, imperando nella seconda parte della notte, con il secondo che, sorgendo circa un’ora prima del fratello più grande, sarà visibile già prima della mezzanotte. Potremo poi osservarli verso sudest fino a vederli sbiadire nelle luci dell’alba.

Venere invece domina il cielo della sera, e così sarà per tutto il periodo estivo. Lo potremo osservare nelle luci del crepuscolo serale per vederlo tramontare all’inizio della notte astronomica. Il 12 giugno sarà impegnato in una bella congiunzione con la sottile falce di Luna (vedi anche più sotto), accompagnato dalle luci di Castore e Polluce, la brillante coppia dei Gemelli con la quale “circonderà” la flebile luce del falcetto di Luna. Marte osserverà la scena da poco più in là.

Congiunzione Venere-Mercurio di Paolo Bardelli. Una bella congiunzione tra Venere e Mercurio di fine maggio, ultimo saluto del piccolo pianeta roccioso che si prende una pausa nel cielo di giugno. Cliccare sull'immagine per i dettagli di ripresa... e per lasciare un commento all'autore!

Difficoltà nell’osservazione di Marte e Mercurio, praticamente inosservabili anche se il primo potrà essere intravisto nella prima parte del mese, subito dopo il tramonto, basso all’orizzonte ovest-nordovest, pronto a raggiungere la botte degli Aloidi, il periodo di lungo riposo verso la congiunzione eliaca di questo autunno. Ci saluterà con una bella quanto tenue congiunzione con la falce di Luna del 13 giugno (attenzione però, a metà luglio sarà protagonista di una strettissima congiunzione con Venere, osservabile praticamente in diurna, una bella sfida per i più esperti). Il secondo, molto più veloce nell’apparire e nello sparire dal cielo del crepuscolo (serale o del mattino in base al periodo), sarà invece in congiunzione eliaca il giorno 11.

I grandi pianeti ghiacciati, Urano e Nettuno, stanno sorgendo sempre prima nel crepuscolo dell’alba, in particolare Nettuno sorge un’ora dopo Giove, completando con Saturno un ideale terzetto di giganti nel cielo dell’alba. Idealmente perché, al contrario dei due giganti gassosi ben visibili a occhio nudo, per osservare Nettuno serve come sempre l’uso di uno strumento.

LUNA

Per la informazioni sulle fasi, le librazioni e le formazioni da osservare rimandiamo alla rubrica dedicata la Luna di Giugno 2021.

Falce di Luna crescente di Roberto Ortu. Clicca per maggiori informazioni sulla ripresa.

Per chi invece segue le falci lunari appuntamento per la nottata del 7 giugno quando alle ore 04:01 fra le stelle della Balena sorgerà una falce in fase di 26,3 giorni. L’esiguo margine di tempo a disposizione prima che prevalgano le luci dell’alba, non oltre i 30/40 minuti circa, sarà appena sufficiente per una rapida occhiata e per l’acquisizione di eventuali immagini. Con tutte le limitazioni del caso (accentuata turbolenza, cielo ormai non più buio) sarà comunque visibile l’estremo settore occidentale della Luna.

Il mattino seguente, 8 giugno, sorgerà alle 04:24 una falce di 27,3 giorni ancora più problematica della precedente alla quale, con tutte le indispensabili precauzioni del caso, ci si potrà dedicare esclusivamente negli istanti in cui sorge dall’orizzonte.

Per quanto riguarda la Luna Crescente, appuntamento per la serata dell’11 giugno con una falce di 1,4 giorni che tramonterà alle ore 22.21. Sull’esigua porzione di superficie illuminata non ci sarà proprio nulla da osservare pertanto lo scarso tempo a disposizione basterà probabilmente solo per alcune foto. La sera successiva, il 12 giugno, falce molto più comoda che tramonterà alle ore 23:12 in fase di 2,4 giorni fra le stelle dei Gemelli, preceduta da Venere e seguita da Marte.

Qualche rapida osservazione potrà essere effettuata lungo il bordo orientale della Luna, in ogni caso sempre interessante in modo particolare per le innumerevoli strutture ristrette fra il bordo e il terminatore.

Consideriamo come “falce lunare” anche quella che la sera del 13 giugno tramonterà alle ore 23:55 in fase di 3,4 giorni, affiancata da Marte che l’avrà raggiunta. Per le osservazioni al telescopio (ma anche ad occhio nudo) sulla sottile superficie visibile del nostro satellite sarà possibile ammirare l’intero mare Crisium oltre al lato est del mare Fecounditatis e le rispettive cuspidi nord e sud.

Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli e sperare nella clemenza delle condizioni meteorologiche, anche se la stagione estiva ormai avanzata può sempre riservare brutte sorprese.