In tutta sincerità, qualcuno di voi potrebbe affermare di avere mai osservato dall’Italia stelle o oggetti deep-sky nella costellazione della Gru?
Se la risposta è sì, siete probabilmente dei bugiardi o abitate regioni parecchio a sud nello stivale… Basta infatti dare un’occhiata alla declinazione media di questa piccola costellazione (solo 366° di superficie, la 45a in classifica) per accorgersi di come a Firenze, ad esempio, la sua stella più luminosa sia completamente “sepolta” e inosservabile, mentre a Palermo riesca ad arrivare ad appena +5° di altezza.
Tutto inutile, dunque? Niente affatto, ma cerchiamo prima di definire meglio la questione. La Gru (Grus, in latino) è una piccola ma molto appariscente costellazione dei cieli australi, posta immediatamente a sud della brillante Fomalhaut (mag. +1,2), la stella alfa del Pesce Australe che alla latitudine di Roma si alza sopra l’orizzonte di quasi +20° ed è quindi un ottimo punto di riferimento sempre presente.
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, nell’articolo tratto dalla Rubrica Il Cielo Sepolto di Piero Mazza presente a pagina 52 di Coelum n. 174.