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Le 10 comete più luminose in ordine decrescente
Dall’archivio di COELUM un viaggio fra le 10 comete più luminose che hanno solcato i nostri cieli negli ultimi 15 anni circa.
C/2020 F3 NEOWISE
mag. 0,9 anno 2020 (1° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
Dopo oltre due decenni, ecco arrivare la NEOWISE, che ha raggiunto una notevole
luminosità di picco (mag. +0,6) e sfoggiato una lunga coda di polveri facilmente visibile a occhio nudo oltre a una ancora più lunga coda di ioni, più tenue ma rilevabile anche in piccoli strumenti sotto un cielo buio. Per tutte queste sue caratteristiche che, come già ricordato, hanno saputo attirare l’attenzione anche al di fuori della cerchia di appassionati, la NEOWISE sarà probabilmente ricordata come “la grande cometa del 2020”.
Inizialmente, la presenza della Luna e le luci dell’alba hanno leggermente penalizzato le osservazioni e l’hanno quindi parzialmente limitata nella sua maestosità, permettendo però agli astrofotografi di ottenere foto panoramiche davvero meravigliose, che hanno
incastonato la cometa in suggestivi sfondi paesaggistici.
Il report completo sulla cometa C/2020 F3 NEOWISE pubblicato in COELUM ASTRONOMIA N°247 è disponibile per il download QUI
46P/Wirtanen
mag. 3 anno 2018 (2° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
Il 2018 è stato un anno che, dal punto di vista delle osservazioni cometarie, ci ha regalato un po’ di movimento, soprattutto nella sua seconda metà. In particolare, il finale dell’anno è risultato molto frizzante per la presenza nel cielo di un bell’astro chiomato che nel mese di dicembre è cresciuto di luminosità fino a raggiungere la magnitudine +4,5 (nel momento in cui scriviamo).
Sto parlando ovviamente della cometa 46P/ Wirtanen, ben presto ribattezzata la “Cometa di Natale”.
L’estrema vicinanza alla Terra (il 16 dicembre la cometa ha raggiunto la minima distanza dalla Terra) è stata responsabile del sensibile moto proprio dell’oggetto che in un mese “percorrerà” quasi 100° in cielo passando dalle declinazioni australi della Balena a quelle abbondantemente boreali della Lince, divenendo infine circumpolare a fine dicembre. Questo ha fatto sì che l’osservazione risultasse sempre differente, con la cometa che si è mostrata giorno dopo giorno in uno scenario astrale sempre diverso.
Il report completo sulla cometa 46P/ Wirtanen pubblicato in COELUM ASTRONOMIA N°229 è disponibile per il download QUI
C/2021 A1 Leonard
mag. 3,2 anno 2022 (3° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
In tanti sono rimasti delusi, perché è stata una cometa elusiva, che è cresciuta in luminosità proprio quando le condizioni osservative si sono fatte difficili. È però andata oltre le previsioni dato che un probabile outburst verso metà dicembre l’ha portata a brillare di terza magnitudine, forse addirittura qualcosa in più.
Purtroppo in quel momento si è mostrata appena dopo il tramonto in un cielo molto chiaro ed in procinto di tramontare, cosa che l’ha resa obbiettivo di pochi, ma ciò ne fa comunque un oggetto di tutto rispetto. Pensavamo di averla salutata il 12 dicembre, giorno del suo massimo avvicinamento alla Terra ed ultima giornata in cui si mostrava in un cielo buio ed invece è rimasta inaspettatamente protagonista anche la settimana successiva, quando personalmente le ho dato la caccia in molte serate, riuscendo prima a fotografarla e poi ad osservarla in condizioni estreme il 17 dicembre.
12P/Pons-Brooks
mag. 3,8 anno 2024 (4° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
Di ritorno dopo oltre settant’anni non si può dire che non abbia fatto parlare di sé, riempiendo per molti mesi le nottate degli appassionati. Eravamo convinti, consultando le previsioni, che sarebbe stato un oggetto da seguire con interesse solo da febbraio, ormai non lontana dal perielio programmato per il 21 aprile. Invece già nel luglio del 2023 un potente outburst l’ha portata agli onori della cronaca. In quell’occasione passò improvvisamente dalla magnitudine 16,5 alla 11,5. Successivamente altri outburst più modesti continuarono a mantenerla più luminosa del previsto, permettendo anche agli osservatori dotati di strumentazione modesta di poterla a seguire. Nell’ultima parte del suo avvicinamento al Sole si è invece mantenuta sui valori previsti, salvo aumentare di circa una magnitudine nei primissimi giorni di aprile a causa un altro evento, che l’ha portata a raggiungere il valore di 3,8 mag. In seguito, soprattutto dopo la prima decade del mese, il suo avvicinamento prospettico (e reale) al Sole ed il conseguente abbassamento sull’orizzonte hanno impedito osservazioni proficue nel momento topico del suo passaggio al perielio. Personalmente l’ho osservata per l’ultima volta con un binocolo di grandi dimensioni il giorno 11, quindi dieci giorni prima del suo massimo avvicinamento alla nostra stella, constatando come l’oggetto che solo una settimana prima, brillando di mag. 4,5, sfoggiava una notevole e luminosa chioma compatta ed una evidente seppur corta coda si era ridotto ad una “cometina” ancora ben percepibile ma penalizzata dalla scarsa altezza sull’orizzonte, dal cielo non completamente buio, dalla Luna crescente e dalla foschia dell’orizzonte. Buon viaggio di ritorno nelle profondità del Sistema Solare ed appuntamento a fra settant’ anni Pons-Brooks.
Il report completo sulla cometa 12P/Pons-Brooks pubblicato in COELUM ASTRONOMIA N°268
C/2013 R1 Lovejoy
mag. 4,5 anno 2013 (5° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
La C/2013 R1 (Lovejoy), scoperta il 9 settembre 2013, è una cometa che io stesso ho avuto modo di confermare quando è stata inserita tra i NEOCP (NEO Confirmation Page: la lista di oggetti appena scoperti e in attesa di definizione degli elementi orbitali) e che in queste settimane si sta dimostrando parecchio attiva, molto più di quanto ci si potesse aspettare. A novembre, per osservarla dovremo cercarla nel cielo nella seconda parte della notte, quando attraverserà velocemente numerose costellazioni dal Cancro al Boote spostandosi più di 3° al giorno e passando dalla magnitudine +8,5 alla +6,5 […].
C/2022 E3 ZTF
mag.4,6 anno 2023 (6° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
Il nome non è certo dei più simpatici, come spesso accade per gli oggetti scoperti da zelanti astronomi o appassionati, non è però espressione di poca fantasia quanto la necessità, al di là dell’interesse suscitato, di catalogare ogni oggetto celeste in modo che risulti poi negli annuali come facile da rintracciare. Tutte le lettere ed i numeri del nome hanno quindi un significato:
C –> non periodica, la cometa quindi torna a farci visita (forse) ogni lasso di tempo superiore a 200 anni almeno
2022 –> anno in cui è stata scoperta
E –> mese in cui è stata scoperta Marzo
3 –> il terzo oggetto di quel mese
ZTF –> è la sigla dell’osservatorio che l’ha individuata nello specifico Zwicky Transient Facility
oggi la cometa, che sembra avere un periodo (quanto tempo trascorre da un passaggio ravvicinato alla Terra e il successivo) di quasi 50.000 anni viene più facilmente etichettata come Cometa di Neanderthal supponendo che proprio gli individui di questa specie siano stati gli ultimi a vederla. Il calcolo sembra essere congruo tuttavia abbiamo davvero pochi elementi per dare per certa questa notizia. Il fatto scientificamente interessante invece è la rottura della coda che l’ha letteralmente divisa in due tronconi visibili anche negli scatti amatoriali. Le cause in questi casi sono incerte ma, dalle nozioni acquisite sulle strutture delle Comete, la rottura, o l’apparente tale, potrebbe essere dovuta all’espulsione di una massa dalla corona sottoposta a notevoli pressioni dal vento solare durante il suo avvicinamento. Un fatto non nuovo a cui siamo oramai abituati, basti ricordare la cometa Encke del 2007 e la Leonard del 2021.
C/2014 Q2 Lovejoy
mag. 4,8 anno 2015 (7° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
C/2012 S1 ISON
mag. 5 anno 2013 (8° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
La cometa C/2012 S1, meglio conosciuta come cometa ISON, è stata una delle comete più discusse e osservate degli ultimi anni. Scoperta il 21 settembre 2012, questa cometa non periodica ha catturato l’attenzione di astronomi e appassionati di tutto il mondo per la sua promessa di diventare uno degli oggetti più brillanti nel cielo notturno.
La cometa ISON aveva un’orbita altamente eccentrica e radente, che l’ha portata a passare molto vicino al Sole. Questo passaggio ravvicinato, noto come perielio, è avvenuto il 28 novembre 2013. Prima del suo perielio, ISON è stata oggetto della campagna di osservazione coordinata più grande della storia, con più di una dozzina di veicoli spaziali e numerosi osservatori terrestri che hanno raccolto quello che si ritiene essere il più grande dataset cometaio singolo della storia.
C/2013 US10 Catalina
C/2014 E2 Jaques
mag. 6 anno 2014 (10° fra le comete più luminose degli ultimi anni)
La cometa C/2014 E2, conosciuta come Jacques, è stata una delle comete più affascinanti degli ultimi anni. Scoperta il 13 marzo 2014 dal team di astronomi brasiliani Cristóvão Jacques, Eduardo Pimentel, João Ribeiro de Barros e Marcelo Dias, questa cometa a lungo periodo ha offerto uno spettacolo celeste memorabile.
La cometa Jacques è stata individuata presso l’osservatorio SONEAR in Brasile. Con un’orbita altamente eccentrica, ha un periodo orbitale che varia da circa 12.000 a 22.000 anni, a seconda delle soluzioni barycentriche per le epoche 1950 e 2050. Nel marzo 2014, Jacques appariva con una coma densa e luminosa, visibile anche con telescopi di 8 pollici. Ha raggiunto il perielio, il punto più vicino al Sole nella sua orbita, il 2 luglio 2014, e ha raggiunto una magnitudine apparente di circa 6 a metà luglio, diventando visibile con binocoli sopra il bagliore del crepuscolo mattutino.