TRE COMETE CON PROBLEMI DI CRESCITA

 

62P/Tsuchinshan 1

Dopo il transito al perielio avvenuto il giorno di Natale, la Tsuchinshan si avvicina alla Terra, transitando nel punto più vicino al nostro pianeta il 26 gennaio ad una distanza di poco meno di 62 milioni di chilometri. Dal Leone si sposterà nella Vergine, sfilando tra molte galassie dell’Ammasso Coma-Virgo. Inizialmente la sua luminosità rimarrà simile a quella del mese scorso (ottava magnitudine), per poi calare attorno alla nona grandezza. Ci si aspettava qualcosa in più da questo oggetto che, anche per l’aspetto molto diffuso e l’assenza di un vero e proprio falso nucleo, non riesce a spiccare più di tanto.

Cartina della 62P in gennaio. Le stelle più deboli sono di magnitudine 9.

C/2021 S3 PanSTARRS

Sembrava destinata a diventare una delle comete più interessanti del 2024, ma da un bel po’ di mesi la sua crescita è parecchio inferiore alle attese, tanto che il suo picco luminoso è stato rivisto decisamente al ribasso. Scoperta il 24/9/2021 dal sistema automatizzato di cui porta il nome, transiterà al perielio il 14 febbraio brillando secondo la nuova curva di luce di ottava/nona magnitudine (contro la sesta inizialmente prevista). A gennaio si manterrà bassa sull’orizzonte, specie per il nord Italia, in graduale miglioramento. Inizialmente dovrebbe brillare di una ancora modestissima undicesima magnitudine in miglioramento fin sotto la decima. La sua corsa mensile inizierà entro i confini del Centauro per terminare nello Scorpione, non distante dalla supergigante rossa Antares. Sarà osservabile nell’ultimissima parte della notte astronomica.

Cartina della 2021 S3 Panstarrs in gennaio. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10.

144P/ Kuschida

Altra cometa che sta deludendo le attese, che in dicembre non sono riuscito a scorgere nemmeno con un telescopio da 30 cm. sotto un cielo dolomitico. Per sapere se in gennaio si riprenderà dovremo puntare i nostri strumenti inizialmente nell’Ariete e poi nel Toro. Perlomeno sarà comodamente osservabile in prima serata e poi per buona parte della notte. Raggiungerà il perielio il giorno 25, transitando a 1,42 U.A. dal Sole ed a 0,59 U.A. dal nostro pianeta. Per quanto riguarda la luminosità, che avrebbe dovuto portarla nel suo picco vicina all’ottava magnitudine, sarà già tanto se la vedremo brillare attorno alla decima grandezza, anche se probabilmente il valore risulterà inferiore anche a questa misura. Ma non si sa mai…

Cartina della 144P in gennaio. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10.

12P/Pons- Brooks

Tra tante comete deludenti la 12/P, grazie ai suoi frequenti outburst, non manca di attirare l’attenzione degli appassionati nonostante il perielio sia ancora lontano. Infatti il punto dell’orbita più vicino al Sole sarà raggiunto nella prossima primavera, con la cometa che potrebbe raggiungere la magnitudine4,5. Per questo mese la sua luminosità risulterà ancora modesta(anche se proprio grazie agli outburst spesso è superiore alla curva di luce prevista), ed in condizioni normali essere vicina alla decima grandezza. Trascorrerà tutto il mese nel Cigno, osservabile non appena fa buio ancora discretamente alta sull’orizzonte nord-occidentale, oppure più bassa poco prima che il cielo inizi a schiarire dal lato opposto della volta celeste.

Cartina della 12P in gennaio. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10.

 

BILANCIO 2023

Il 2023si è aperto con la C/2022 E3 ZTF, la cometa più bella dell’anno, che ha raggiunto la maggior luminosità tra fine gennaio e inizio febbraio(4,5 mag.) quando da cieli molto bui si è anche mostrata timidamente ad occhio nudo. Il successivo calo è stato piuttosto rapido. Abbiamo poi dovuto attendere l’ultima parte dell’estate per ammirare un’altra cometa brillante, la C/2023 P1 Nishimura, che in quanto a luminosità è risultata la regina con una magnitudine picco di 2,5 raggiunta a metà settembre, quando però era troppo vicina al Sole. Da noi la si è potuta osservare nella sua miglior versione, molto bassa sull’orizzonte, tra la seconda parte di agosto e i primi giorni di settembre, quando i suoi valori si attestavano attorno alla quinta grandezza. In autunno si è resa protagonista con largo anticipo rispetto alle attese la periodica 12P/Pons-Brooks, già balzata agli onori delle cronache in luglio grazie ad un outburst che ha aumentato la sua luminosità di ben 5 magnitudini portandola al valore di 11,5, modesto finché si vuole ma davvero notevole considerando la grande distanza dell’oggetto in quel momento. Successivamente si sono verificati altri outburst più modesti, fino ad un nuovo grande evento registrato a metà novembre, che l’ha innalzata fino alla nona magnitudine. La 12P è attesa come una delle grandi protagoniste del 2024, quando potrebbe raggiungere la mag. 4,5, ma per intanto ha già fatto parlare molto di sé. Tra ottobre e novembre ha sorpreso la C/2023 H2 Lemmon, andata un po’ oltre le previsioni, che ha raggiunto un’ottima sesta magnitudine, permettendo agli osservatori di ammirarla anche in piccoli strumenti.

Alla prossima!

 


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