Settembre regala le ultime nottate estive prima dell’inizio dell’autunno. Scopriamo insieme la Luna del mese!

Chiuso lo scorso mese di Agosto col Novilunio del giorno 27 prosegue la fase di Luna crescente, portando il nostro satellite nelle migliori condizioni osservative che culmineranno col Primo Quarto del 3 Settembre alle ore 20:08.
Fin dall’inizio di questo nuovo mese gli appassionati di osservazioni lunari avranno l’occasione di puntare i loro strumenti verso la Luna.

Nel caso specifico, all’ora indicata, il nostro satellite si troverà ad un’altezza iniziale di +20° rendendosi visibile nel cielo di sudovest fino alle ore 23:22, quando scenderà sotto l’orizzonte.
Nonostante quanto scritto finora in merito alle innumerevoli strutture superficiali osservabili in Primo Quarto vorrei ora tornare alla precedente serata, il 2 Settembre, con la Luna in fase di 6.4 giorni.
Focalizziamo l’attenzione sull’area del mare Nectaris, una regione relativamente pianeggiante con superficie di 100.000 kmq (diametro 360 km circa) la cui origine viene ricondotta al periodo geologico Nectariano collocato a 3,9 miliardi di anni fa e situata nel settore sudorientale lunare.

Mare Nectaris. Credit: Francesco Badalotti
Mare Nectaris

Sovrapponiamo ora l’immagine telescopica del mare Nectaris ad una porzione del globo terrestre di Google Earth centrata sulla città di Milano ed avremo una ulteriore conferma di come possa variare la percezione delle effettive dimensioni di una qualsiasi struttura lunare rispetto ad una corrispondente area situata sul nostro pianeta.
Come è possibile constatare dalle immagini, la zona occupata dal mare Nectaris sarebbe delimitata da una circonferenza estesa dal Gruppo del Monte Bianco alle città di Cuneo, La Spezia, Modena/Bologna, Vicenza, Trento, Vaduz e il Lago di Lucerna in Svizzera.

Ma, visto che siamo in argomento, si potrebbe anche ipotizzare di sovrapporre i tre spettacolari crateri Theophilus, Cyrillus, Catharina (lato ovest di Nectaris) sulla porzione centrale della Pianura Padana.
Constatiamo come quei tre crateri così ravvicinati tra loro e minuti nell’oculare di un telescopio, nonostante i loro diametri intorno ai 100 km, si estendano teoricamente su un’area corrispondente a gran parte del Catino Padano, dalla città di Asti fino alla costa Adriatica (Delta del Po) o da Livorno fino all’Alta Valtellina.
Per non parlare poi del singolo cratere Theophilus (diametro 104 km) la cui sovrapposizione centrata sulla città di Milano andrebbe ad interessare una circonferenza estesa a buona parte della Lombardia: uno spettacolo grandioso con le sue pareti che si innalzano fino ai 4400 mt circa.
In ogni caso la regione del mare Nectaris si rivelerà senz’altro molto interessante anche in relazione ai due o più anelli concentrici facilmente individuabili ancora oggi, di cui il più evidente è costituito dalla ripida, spettacolare ed imponente scarpata della Rupes Altai estesa per circa 500 km ed alta intorno ai 1000/1500 mt.
Tali strutture concentriche, di cui l’anello più esterno corre dal cratere Piccolomini fino alla confluenza del Sinus Asperitatis nel sud del mare Tranquillitatis, devono la loro formazione alla propagazione delle onde d’urto in seguito agli sconvolgimenti all’origine del bacino di Nectaris verificatisi circa 3,9 miliardi di anni fa nel periodo geologico Nectariano.

Luna in Plenilunio

Proseguendo nella fase di Luna crescente, alle ore 11:59 del 10 Settembre il nostro satellite sarà in Plenilunio ma a -53° sotto l’orizzonte, alla distanza di 374246 km dal nostro pianeta e con diametro apparente di 31,93’. Per eventuali osservazioni col telescopio basterà attendere la medesima serata del 10 Settembre quando alle ore 19:56 sorgerà il disco della Luna Piena contestualmente al tramonto del Sole, rendendosi pertanto a nostra disposizione fino all’alba del mattino seguente, quando cederà il posto all’astro del giorno.

Questo Plenilunio potrà costituire una buona occasione per effettuare alcune interessanti osservazioni. Infatti il punto di massima Librazione si troverà in prossimità dell’area fra il cratere Endymion ed il mare Humboldtianum con la concreta possibilità di individuare strutture crateriformi la cui visibilità è in stretta relazione con le Librazioni.
Inoltre, ma in posizione diametralmente opposta, lo spettacolare e fotogenico quartetto composto dai crateri ravvicinati Schickard (233 km), Nasmyth (80 km), Phocylides (117 km), Wargentin (87 km), quest’ultimo con l’interessante peculiarità di una platea ricolma di materiale lavico e notevolmente rialzata, fin quasi alla sommità delle sue pareti le quali emergono solamente per circa 300 mt.

Ripartita la fase calante, alle ore 23:52 del 17 Settembre sarà in Ultimo Quarto dopo essere sorta alle ore 23:16 rendendosi pertanto visibile fino all’alba del mattino seguente. Nonostante non coincida col punto di massima Librazione, potrà rivelarsi molto interessante l’osservazione della più estesa struttura crateriforme esistente sull’emisfero lunare rivolto verso la Terra. Si tratta di Bailly, una immensa formazione geologica proveniente dal periodo Nectariano (3,9 miliardi di anni fa) di 311 km di diametro e situata in prossimità del bordo lunare sud-sudovest al confine con l’altro emisfero.
All’osservazione telescopica sarà possibile individuare una notevole quantità di crateri di ogni dimensione letteralmente sovrapposti sia sulle sue pareti che sul fondo di questa vastissima struttura, segno inequivocabile dell’intenso bombardamento meteoritico verificatosi in epoche remotissime.

Ormai destinato a sprofondare sempre più nelle ore della notte, il nostro satellite sarà in Novilunio alle ore 23:54 del 25 Settembre, finalmente con la contestuale ed immediata ripartenza di un nuovo ciclo che lo riporterà progressivamente fuori dalle tenebre della lunga notte lunare per avvicinarsi sempre più alle migliori condizioni osservative nei primi giorni del prossimo mese, ma ne riparleremo.

Le Falci lunari di Settembre

Appuntamento per chi segue le falci lunari per la notte del 22 Settembre con una falce di 25,6 giorni che sorgerà alle ore 03:01 fra le stelle del Cancro e del Leone. Volendo effettuare osservazioni col telescopio se ne percepirà la netta distinzione fra gli scuri basalti di Procellarum, in contrasto con le più chiare rocce anortositiche degli altipiani di ovest-sudovest nei quali è sempre inconfondibile la spettacolare “macchia nera” del grande cratere Grimaldi di 228 km di diametro.
Inoltre sarà un’ottima occasione per scandagliare la regione dei crateri Drygalski e Le Gentil sull’estremo bordo meridionale in prossimità del polo sud della Luna e col notevole contributo del punto di massima Librazione proprio da quelle parti.

La notte successiva, il 23 Settembre, sorgerà alle ore 04:05 una falce in fase di 26,7 giorni con la possibilità di scandagliare gli innumerevoli dettagli del cratere Bailly ristretto fra la linea del terminatore ed il bordo lunare ed in coincidenza col punto di massima Librazione.

Una falce ancora più sottile sorgerà il 24 Settembre alle ore 05:10 in fase di 27,8 giorni, ma in questo caso l’esiguo margine di tempo prima che la luce del Sole abbia il sopravvento consentirà solo alcune veloci foto attuando ogni precauzione per non intercettare la luce solare.

Per quanto riguarda la fase crescente, appuntamento per il 27 Settembre con una falce di 1,8 giorni che tramonterà alle ore 19:53. Considerata la vicinanza di questa falce al tramonto del Sole anche in questo caso sarà indispensabile attuare ogni specifica precauzione in caso di riprese visuali o fotografiche.

Ulteriore ed ultimo appuntamento di questo mese per il tardo pomeriggio del 28 Settembre con una falce di 2,8 giorni che alle ore 20:17 scenderà sotto l’orizzonte. Nel caso specifico saranno già possibili dettagliate osservazioni di un gran numero di strutture superficiali tra cui il settore nordest, l’area del mare Crisium e gli imponenti crateri situati lungo il bordo est del mare Fecounditatis (Langrenus, Vendelinus, Petavius, Furnerius) fino al settore sudorientale unitamente alle rispettive cuspidi nord e sud. Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli.

Librazioni di Agosto

(In ordine di calendario, per i dettagli vedere le rispettive immagini).

Si precisa che, per ovvi motivi, non vengono indicati i giorni in cui i punti di massima Librazione si discostano dalla superficie lunare illuminata dal Sole.

Librazioni Regione Polare Nord:

  • 07 Settembre. Fase 11,34 giorni – Massima Librazione: nord cratere Baillaud.
  • 08 Settembre. Fase 12,36 giorni – Massima Librazione: nordest cratere Cusanus.

    Librazioni del 7 e 8 settembre. Mappe di F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”

Librazioni Regione Nordest:

  • 09 Settembre. Fase 13,38 giorni – Massima Librazione: nord mare Humboldtianum.
  • 10 Settembre. Fase 14,40 giorni – Massima Librazione: est cratere Endymion.

    Librazioni del 9-10 settembre. Mappe di F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”

Librazioni Regione Polare Sud:

  • 22 Settembre. Fase 25,70 giorni – Massima Librazione: sud cratere Drygalski.
  • 23 Settembre. Fase 26,74 giorni – Massima Librazione: sud cratere Bailly.
  • 24 Settembre. Fase 27,79 giorni – Massima Librazione: ovest cratere Hausen.

    Librazioni del 22-23-24 settembre. Mappe di F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”