La mattina del 13 settembre, alle ore 5:00, dirigendo la nostra attenzione verso est, potremo notare la presenza del brillante pianeta Venere (mag. –4,2) a una altezza di circa 21° sull’orizzonte. Osservando con attenzione sarà possibile distinguere il tenue ammasso stellare aperto noto come Ammasso del Presepe (Beehive Cluster, mag. +3,1), o M 44 del catalogo di Messier, a poca distanza di Venere che si troverà a 2,3’ a sudovest dell’ammasso.
Il teatro in cui si verificherà la congiunzione è quello della costellazione del Cancro, le cui stelle più brillanti faranno da “comparse”, nemmeno troppo secondarie, come vedremo.
Il giorno seguente, il 14 settembre alla stessa ora, a questo già interessante duetto astrale si aggiungerà anche una sottile falce lunare (fase del 15%): la Luna si troverà a 1,7° a nordest dell’ammasso aperto, mentre Venere si sarà spostato percepibilmente, portandosi a poco più di 1° da Asellus Australis (Delta Cancri, mag. +3,9).
La Luna sicuramente completa il quadro, formando un trio di sicuro fascino, considerando anche che in questo giorno sarà possibile osservare la luce cinerea della Luna, che in fotografia apparirà decisamente marcata, soprattutto se allungheremo i tempi di posa, cosa necessaria anche a far risaltare maggiormente le deboli stelle che compongono l’ammasso.
Attendendo ulteriormente per alcuni minuti, fino alle 5:25 circa, potremo osservare la Luna che, con il suo incedere, occulterà la stella Asellus Borealis (Gamma Cancri, mag. +4,7). l’occultazione terminerà alle ore 6:22 circa.
Complessivamente, questo fenomeno che si articola in due giorni di osservazione, risulterà particolare per i soggetti coinvolti: un facile oggetto deep sky qual è M 44, il brillante pianeta Venere e la Luna con una fase compatibile con l’osservazione e la ripresa fotografica, soprattutto dell’ammasso. La concomitanza dei giorni in cui il nostro satellite si presenta in luce cinerea, inoltre, non farà altro che aggiungere magia e fascino alla ripresa.
Consigliamo di osservare la congiunzione a occhio nudo o con l’aiuto di un binocolo, mentre per la fotografia sarà sicuramente interessante tentare di stringere l’inquadratura sull’area di cielo in cui dimora l’ammasso aperto. Sarà altresì possibile immortalare questo incontro celeste anche in fotografie più a largo campo, in cui sarà indispensabile costruire un’inquadratura considerando gli elementi del paesaggio circostante, includendo elementi naturali o architettonici per incorniciare adeguatamente i soggetti celesti. Sconsigliamo l’uso di obiettivi eccessivamente grandangolari che non sarebbero in grado di rendere evidenti i dettagli lunari o di rendere adeguatamente le stelle dell’ammasso.
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