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Prosegue il nostro viaggio tra i più grandi e famosi asteroidi! Questa volta è il turno di (4) Vesta, scopriamo insieme i suoi segreti!
(4) Vesta, con il suo diametro medio di 525 chilometri, è il secondo asteroide per dimensioni della Fascia dopo (1) Ceres.
Da solo contiene all’incirca il 9% della massa dell’intera fascia degli asteroidi ed è l’unico protopianeta roccioso conosciuto il cui interno risulta differenziato, con un nucleo metallico al centro di circa 200 chilometri di diametro, ricoperto da un mantello roccioso e da una crosta superficiale spessa 10 chilometri.
Una grande quantità di frammenti di Vesta si pensa siano stati espulsi a seguito di collisioni con altri asteroidi (avvenute tra uno e due miliardi di anni fa), che formarono due enormi crateri occupanti gran parte dell’emisfero meridionale, il cratere Rheasilvia ed il cratere Veneveia, rispettivamente di 500 e 400 chilometri di diametro.
Questi catastrofici impatti hanno dato origine alla famiglia di asteoridi Vesta (i Vestoidi) che conta più di 15.000 membri. Alcuni detriti sono precipitati anche sulla Terra sotto forma di meteoriti howardite-eucrite-diogenite (HED) ed è anche grazie all’analisi di questi preziosi reperti che si sono potute ricavare informazioni di dettaglio sulla struttura geologica di questo pianetino.
La regione equatoriale di Vesta è scolpita da una serie di ampi canali paralleli denominati Fossae, la cui ampiezza varia tra 10 e i 20 chilometri della Divalia Fossa e i 40 chilometri della Saturnalia Fossa. Si pensa che anche queste strutture geologiche siano correlate alla formazione dei due crateri da impatto Rheasilvia e Veneveia.
Vesta è stato oggetto di esplorazione da parte della sonda Dawn della NASA che lo ha studiato a partire dal luglio 2011 fino a settembre del 2012, per poi fare rotta verso la sua destinazione finale, Cerere.
Dal punto di vista osservativo, (4) Vesta è il pianetino più luminoso visibile dalla Terra. Le sue grandi dimensioni e l’alta riflettività della sua superficie lo rendono particolarmente brillante fino a raggiungere, nelle opposizioni più favorevoli, la quinta magnitudine.
GLI ASTEROIDI DI DICEMBRE
(349) Dembowska
(349) Dembowska è un asteroide di fascia principale che compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.830 giorni (5,01anni) ad una distanza compresa tra le 2.66 e le 3.19 unità astronomiche (rispettivamente, 397.930.336 Km al perielio e 477.217.208 Km all’afelio).
È stato così nominato in onore dell’astronomo italiano Hercules Dembowski. Scoperto da Auguste Charlois il 9 Dicembre 1892, questo grande asteroide (circa 140 km di diametro) sarà in opposizione il 1 Dicembre. In questo frangente raggiungerà la massima brillantezza con una magnitudine di 9.8.
Il suo moto sarà di 0,58 secondi d’arco al minuto, quindi, per far si che l’oggetto mantenga un aspetto puntiforme nelle nostre immagini potremo utilizzare tempi di esposizione fino a 5 minuti. Per ottenere una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (349) Dembowska trasformarsi in una bella striscia luminosa di 23 secondi d’arco.
(532) Herculina
(532) Herculina è un asteroide di fascia principale che compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.680 giorni (4,60 anni) ad una distanza compresa tra le 2.27 e le 3.27 unità astronomiche (rispettivamente, 339.587.166 km al perielio e 489.185.037 km all’afelio).
È stato scoperto il 20 Aprile 1904 dall’astronomo tedesco Max Wolf. L’origine del nome non è chiara: si ritiene che derivi dalla figura mitologica di Ercole, ma potrebbe anche essere stato dedicato dallo scopritore ad sua conoscente di nome Ercolina.
Questo imponente asteroide (circa 170 Km di diametro) sarà in opposizione il 2 Dicembre, momento nel quale raggiungerà la massima luminosità brillando di magnitudine di 10.1.
Il suo moto sarà di 0,62 secondi d’arco al minuto, quindi, per far si che l’oggetto mantenga un aspetto puntiforme nelle nostre immagini potremo utilizzare tempi di esposizione fino a 5 minuti. Per ottenere una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (532) Herculina trasformarsi in una bella striscia luminosa di 24 secondi d’arco.