Impatto!
Due grandi asteroidi si scontrano ad una velocità relativa di alcune migliaia di chilometri orari, in una frazione di secondo la breccia ed il materiale che si trovano in superficie nell’area di imptatto si vaporizzano.

La pressione è enorme.

La roccia è metamorfizzata dal calore e dalla massa (che la comprime modificandone la struttura), fratturata in una moltitudine di pezzi che misurano da pochi micron a decine di chilometri.  Alcuni sono a loro volta proiettati gli uni contro gli altri, si sgretolano e danno vita a miriadi di frammenti che sfrecciano in tutte le direzioni.

I frammenti più grandi resistono agli impatti secondari e, mentre molti si aggregheranno formando nuovi corpi asteroidali (“Rubble Pile”), per altri il loro destino sarà quello di rimanere corpi isolati. La roccia, la matrice e gli elementi che fino a un attimo dalla catastrofe risiedevano ben sotto la superficie dei due asteroidi, esposti all’ambiente esterno subiranno nel corso del tempo una moltitudine di processi che ne modificheranno composizione e aspetto. È nata quella che gli astronomi chiamano “Famiglia Asteroidale“.

Le famiglie asteroidali

Ad oggi ne conosciamo alcune decine, tra le maggiori ricordiamo la Koronis – che conta circa 300 membri -, la Eros e la Themis, con circa 500 componenti ciascuna.

La più numerosa (600 membri) è la famiglia Flora, da (8) Flora dalla quale prende il nome.

I primi indizi che portarono alla loro scoperta furono raccolti negli anni 20 del ‘900 dall’astronomo giapponese Kiyotsugu Hiraiama. Studiando a fondo le velocità apparenti di circa 800 asteroidi ben presto si rese conto che alcuni erano accomunati da proprietà orbitali molto simili. Da buon scienziato quale era, Hiraiama ipotizzò che doveva esserci una buona spiegazione per la quale questi asteoridi non risultavano sparsi in modo casuale e che le probabilità che questi raggruppamenti fossero dovuti al caso era trascurabile.

Credits: Don Davis

Ne dedusse che ci si sarebbe potuti aspettare un simile risultato qualora un grande asteroide fosse stato ridotto in pezzi a seguito da un qualche evento catastrofico, ad esempio da una collisione con un altro asteroide. Hiraiama era nel giusto, ma solo nel 2002 si è avuto la certezza (grazie al lavoro di un altro astronomo, David Nesvorny) che ogni Famiglia Asteroidale rappresenta il risultato di una collisione avvenuta nel passato.

Nel gennaio 2010 siamo stati testimoni diretti di una di queste collisioni.

Dalla superficie di un asteroide fino ad allora ignoto eruppero improvvisamente emissioni simili (ma non identiche) a quelle di una cometa, ed all’oggetto fu assegnato la designazione P/2010 A2. Da un’attenta analisi degli schemi di dispersione della coda di polveri emerse che la causa delle emissioni era riconducibile allo scontro con un secondo asteroide.

Cosa osservare a Luglio 2022

A Luglio (14) Irene si troverà immersa tra le stelle del sagittario, muovendosi non lontano da M54. (9) Metis si troverà ai confini della costellazione del Capricorno, a 5 gradi di distanza da M75 e da Plutone.
I principali asteroidi osservabili a luglio 2022 (in-the-sky.org)
(14) Irene

(14) Irene è un asteroide di fascia principale che compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.520 giorni (4,16 anni) ad una distanza compresa tra le 2,16 e le 3,02 unità astronomiche (rispettivamente, 323.131.401 km al perielio e 451.785.570 km all’afelio).

Deve il suo nome a Eirene, divinità personificazione della pace.

Scoperto da John Russel Hind il 19 Maggio 1851, questo grande asteroide (all’incirca 152 chilometri di diametro) sarà in opposizione il 4 di Luglio. In questo frangente raggiungerà la massima brillantezza con una magnitudine di 9.8.

Il suo moto sarà di 0,63 secondi d’arco al minuto, quindi, per far si che l’oggetto mantenga un aspetto puntiforme nelle nostre immagini potremo utilizzare tempi di esposizione fino a 5 minuti. Per ottenere  una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (14) Irene trasformarsi in una bella striscia luminosa di 25 secondi d’arco.

(9) Metis

(9) Metis è un asteroide di fascia principale che compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.350 giorni (3,70 anni) ad una distanza compresa tra le 2,09 e le 2,68 unità astronomiche (rispettivamente, 312.659.550 km al perielio e 400.922.293 km all’afelio).

Deve il suo nome a Meti, Figlia di Teti e Oceano, divinità personificazione della prudenza.

Scoperto da Andrew Graham il 25 aprile 1848, questo imponente asteroide (circa 190 km di diametro) sarà in opposizione il 20 Luglio, momento nel quale raggiungerà la massima luminosità brillando di magnitudine di 9.7.

Il suo moto sarà di 0,63 secondi d’arco al minuto, quindi, per far si che l’oggetto mantenga un aspetto puntiforme nelle  nostre immagini potremo utilizzare tempi di esposizione fino a 5 minuti. Per ottenere  una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (9) Metis trasformarsi in una bella striscia luminosa di 25 secondi d’arco.

Selezione di asteroidi (luminosi) in opposizione a Luglio 2022

(72) Feronia Magnitudine: 11
(93) Minerva Magnitudine: 11
(339) Dorothea Magnitudine: 13
(442) Eichsfeldia Magnitudine: 12
(481) Emita Magnitudine: 13
(509) Iolanda Magnitudine: 13
(599) Luisa Magnitudine: 11
(1152) Pawona Magnitudine: 14
(1320) Impala Magnitudine: 14
(2035) Stearns Magnitudine: 13