NGC 2207 & IC 2163, piccole e famose – In una zona relativamente povera di astri brillanti, per riuscire a puntare il primo target del mese sarà necessario partire da Murzim e poi spostarsi di 3,7° in direzione sud-sudovest. Scrutando con molta attenzione, perché l’oggetto non è certamente di quelli che sfavillano, alla fine dovremmo incappare in un batuffolo oblungo in senso orizzontale, non più lungo – visualmente – di un paio di primi.
Si tratta di NGC 2207 e di IC 2163, due spirali parzialmente sovrapposte e fisicamente legate… una coppia di galassie interagenti resa famosa da una ripresa di Hubble rilasciata nell’ormai lontano novembre del 1999. Il processo di collisione fra i due oggetti non è ancora in fase avanzata, ma già si notano delle forti perturbazioni nella struttura dei bracci di IC 2163.
Gli esperti ritengono che quest’ultima continuerà ad orbitare intorno alla galassia più grande con passaggi sempre più ravvicinati finché le interazioni mareali non le disgregheranno entrambe, avviandole verso una fusione completa che darà poi vita, fra circa un miliardo di anni, a una galassia ellittica. NGC 2207 e IC 2163 – distanti da noi circa un centinaio di milioni di anni luce (ma il valore è ancora molto incerto) – furono osservate per la prima volta da John Herschel, a Città del Capo, il primo gennaio 1835 con il suo telescopio riflettore da 18,7 pollici (47,5 cm).
Malgrado il diametro, Herschel non riuscì a distinguere i due singoli oggetti (tra i due nuclei c’è una separazione di circa 70″), ma li considerò un’unica “nebulosa”: infatti essi vennero descritti nel suo catalogo come una nebulosa “mediamente luminosa e grande”.
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 50 di Coelum n. 177.