Le notti di dicembre sono solitamente caratterizzate da una buona trasparenza atmosferica, condizione che non solo potrebbe portare l’osservatore a uscire per sfidare il gelo quasi marziano, ma anche a contemplare l’idea di puntare il telescopio verso le regioni celesti prossime all’orizzonte, solitamente brumose per gran parte dell’anno. Lande povere e disabitate come quelle della costellazione dell’Eridano, ad esempio, che oltre tutto nella parte più interessante per noi, quella che arriva a –15° di declinazione, sembra non ospitare oggetti deep-sky di una qualche rilevanza. Insomma, sì, avete capito bene, vi stiamo proponendo di passare un paio d’ore all’aperto, di notte, in dicembre… alla ricerca di oggetti improbabili, e che per di più bisogna cercare poco sopra le cime degli alberi. Cosa ci rispondete? 🙂
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 54 di Coelum n. 187