RUBRICA SUPERNOVAE COELUM   N. 119

Come abbiamo visto nelle precedenti rubriche, le scoperte amatoriali di questi primi tre mesi del 2024 sono arrivate dal Giappone con le due scoperte del grande Koichi Itagaki (181 scoperte in totale) e con quella di Hidehiko Okoshi alla sua prima scoperta, ma anche dagli Stati Uniti con il sigillo messo a segno dal veterano Patrick wiggins (9 scoperte in totale). Chi si è distinto però, per il maggior numero di scoperte, in questo primo trimestre dell’anno, sono stati i cinesi del programma XOSS, capitanati da Xing Gao, che hanno ottenuto ben sei successi (per un totale di 93 scoperte). Le sei scoperte cinesi sono purtroppo poco appariscenti sia per la luminosità raggiunta, che per la bellezza della galassia ospite. Fanno però eccezione due di loro che analizzeremo adesso. La prima supernova interessante risale al 5 febbraio, quando brillava appena di una luminosità pari alla mag.+18,5 individuata nella galassia a spirale NGC3780 posta nella costellazione dell’ Orsa Maggiore a circa 100 milioni di anni luce di distanza e accompagnata in cielo, solo prospetticamente, dalla galassia a spirale barrata NGC3804 situata più vicino a circa 70 milioni di anni luce. Nella notte del 7 febbraio, dall’osservatorio del Roque de los Muchachos a La Palma nelle Isole Canarie in Spagna, con il Telescopio Isaac Newton da 2,5 metri del programma GOTO Gravitation-wave Optical Transient Observer è stato ripreso lo spettro di conferma, che ha permesso di classificare la SN2024btj come una giovane supernova di tipo II. La luminosità del nuovo transiente è infatti aumentata lentamente fino a raggiungere la mag.+16 intorno al 25 febbraio. Questa è la terza supernova conosciuta in NGC3780. Le due precedenti furono la SN1992bt scoperta il 19 dicembre 1992 dagli astronomi americani Treffers, Leibundgut e Filippenko dell’Università della California a Berkeley e da Michael Richmond dell’Università di Princeton, facenti parte del programma di ricerca supernovae denominato LOSS Lick Observatory Supernovae Search  e la SN1978H scoperta il 7 novembre 1978 dall’astronomo svizzero Paul Wild.

1) Immagine della SN2024btj ripresa dall’astrofilo inglese Damian Peach con un telescopio Dall-Kirkam da 430mm – Esposizione LRGB per un totale di 3 ore.
2) Immagine della SN2024btj ripresa dall’astrofilo francese Robert Cazilhac con un telescopio C14 F.11 somma di 300 immagini da 5 secondi.
3) Immagine della SN2024btj ripresa dall’astrofilo inglese Nich Haigh con un telescopio Newton da 300mm.

La seconda supernova cinese, che merita un approfondimento, è stata individuata nella notte del 29 febbraio nella galassia a spirale UGC2526 posta nella costellazione del Perseo a circa 220 milioni di anni luce di distanza. Al momento della scoperta il nuovo transiente mostrava una luminosità molto debole pari alla mag.+19,4. Nella notte del 2 marzo gli astronomi cinesi del Yunnan Observatory, con il telescopio Lijiang di 2,4 metri, hanno ripreso lo spettro di conferma, classificando la SN2024dlk come una supernova di tipo Ia scoperta circa due settimane prima del massimo di luminosità. Ed infatti intorno alla metà di marzo è stato raggiunto il massimo di luminosità a mag.+15,5. Questa è la seconda supernova conosciuta in UGC2526, la prima fu la SN2005ek scoperta il 24 settembre del 2005 dal programma americano di ricerca supernovae denominato LOSS.

4) Immagine della SN2024dlk ripresa da Riccardo Mancini con un telescopio Newton da 250mm F.5 esposizione di 35 minuti.
5) Immagine della SN2024dlk ripresa da Claudio Balcon con un telescopio Newton da 410mm F.5,5 somma di 10 immagini da 60 secondi.

Concludiamo la rubrica con una scoperta che ci riguarda più da vicino. Nella notte del 12 marzo gli astrofili Mirco Villi e Michele Mazzucato, che collaborano da diversi anni con i professionisti americani del CRTS Catalina, hanno individuato una debole stellina di mag.+19 analizzando immagini professionali realizzate con il telescopio Cassegrain di 1,5 metri di diametro dell’osservatorio americano sul Mount Lemmon in Arizona. La galassia ospite NGC6433 è una spirale, posta nella costellazione di Ercole a circa 320 milioni di anni luce di distanza. Nella notte del 19 marzo dal Palomar Observatory in California con il telescopio da 1,5 metri è stato ottenuto lo spettro di conferma, che ha permesso di classificare il nuovo oggetto come una supernova di tipo Ia, assegnandole la sigla definitiva SN2024efn. La supernova ha raggiunto il suo massimo di luminosità intorno al 20-25 marzo a mag.+16.

6) Immagine della SN2024efn ripresa da Claudio Balcon con un telescopio Newton da 410mm F.5,5 somma di 10 immagini da 60 secondi.

Ultima ora: L’incredibile giapponese Koichi Itagaki continua a stupire individuando un nuovo transiente nella galassia a spirale NGC4192A. Il primo ad ottenere lo spettro è stato il nostro Claudio Balcon, dopo appena sei ore dalla scoperta. E’ ancora troppo presto per dare una classificazione definitiva, anche se quasi sicuramente si tratterà di una supernova giovanissima di tipo II. Approfondiremo la scoperta nella prossima rubrica, ma la segnaliamo subito perché la galassia ospite è vicinissima alla stupenda galassia Messier 98. Nel giorno della scoperta la Luna Piena si trovava a pochi gradi di distanza. Quando si allontanerà,  potremmo riprendere delle stupende immagini.

Ed ecco appena giunto in redazione lo scatto di Riccardo Mancini proprio sulla SN2024exw in NGC4192A.

7) Immagine della SN2024exw in NGC4192A ripresa da Riccardo Mancini con un telescopio Newton da 250mm F.5 esposizione di 75 minuti.

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