Pubblichiamo un approfondimento della ormai nota rubrica dedicata alle Supernovae curata da Fabio Briganti e Riccardo Mancini dell’Italian Supernovae Search Project e pubblicata su Coelum 175 di novembre. |
Dopo l’abbondanza estiva con il record di ben 17 supernovae scoperte in poco più di due mesi, il numero dei successi italiani si è purtroppo azzerato in questo inizio di autunno.
Ne approfittiamo perciò per raccontarvi di due oggetti scoperti la passata estate dall’osservatorio di Monte Agliale (LU), che nei due numeri precedenti avevamo tralasciato per motivi di spazio, anche perché poco luminosi, ma che successivamente si sono rivelati molto interessanti.
Il primo oggetto non è una supernova, ma una rara Luminous Blue Variable, particolare classe di stelle conosciute anche con il nome di Supernova Impostor, perché ad una prima analisi possono essere scambiati per una supernova classica.
Il 18 Agosto il team dell’osservatorio di Monte Agliale si accorge della presenza di una stellina di luminosità intorno alla mag. +18 nella piccola galassia UGC3165 posta nella costellazione del Toro, non lontano da Aldebaran e distante circa 170 milioni di anni luce.
Prima di comunicare la scoperta eseguono i controlli del caso e si accorgono che la posizione dell’oggetto coincide esattamente con il probabile Supernova Impostor scoperto il 25 Settembre 2012 dal CRTS Catalina Real-Time Transient Survey denominato SNhunt151 che, al massimo di luminosità nell’Ottobre 2012 non superò la mag. +19 per poi scomparire già a Gennaio 2013.
I lucchesi si erano perciò imbattuti in un nuovo outburst di questo raro oggetto, questa volta però più luminoso rispetto all’anno precedente, tanto da raggiunge il massimo a fine Agosto a mag. +17,6. Vengono immediatamente allertati gli astronomi di Asiago che avviano una campagna osservativa con il grande Telescopio Nazionale Galileo di 3,54 metri situato nelle Isole Canarie. Le accurate analisi spettroscopiche e fotometriche portano alla conclusione che SNhunt151 è molto simile al più famoso “2009ip”.
Le novità però non finisco qui: dopo un settembre in cui SNhunt151 si è leggermente affievolito, è dei primi giorni di ottobre la notizia che la sua luminosità ha ripreso a salire sfiorando la mag. +17 ed intorno al 25 di ottobre un nuovo importante outburst ha fatto aumentare la luminosità fino alla mag. +15,9. Come fu per 2009ip ci s’inizia ad interrogare sulla possibilità che l’oggetto si stia trasformando in una supernova di tipo IIn, aumentando presumibilmente ancora la sua luminosità. L’oggetto è perciò da tenere sotto sorveglianza in questo periodo perché potrebbe regalarci interessanti sorprese.
Il secondo oggetto è la SN2013fk scoperta il 3 Settembre da F. Ciabattari, E. Mazzoni e R. Simonetti nella galassia a spirale UGC1442 posta nella costellazione della Balena a circa 220 milioni di anni luce.
Al momento della scoperta la supernova mostrava un luminosità pari a mag. +18,5 quindi molto debole per la distanza a cui si trova la galassia ospite. Forse i lucchesi avevano individuato una supernova prima del massimo di luminosità ed invece nei giorni seguenti la magnitudine tende ulteriormente a diminuire.
C’era qualcosa che non tornava, eravamo forse davanti ad un altro Supernova Impostor? Niente di tutto ciò. Il 10 Settembre finalmente viene svelato il dilemma. Lo spettro, ripreso con il telescopio di 1,88 metri dell’Okayama Observatory in Giappone, permette di classificare la supernova di tipo Ia scoperta addirittura circa 100 giorni dopo il massimo di luminosità. Massimo che si è quindi verificato intorno alla fine di Maggio, con la supernova che dovrebbe aver raggiunto la discreta mag. +15,5.
Purtroppo in quei giorni la galassia stava uscendo dalla congiunzione eliaca e si trovava a circa 10° gradi sopra l’orizzonte al momento del sorgere del sole, quindi in condizioni di sufficiente oscurità la galassia era inosservabile perché praticamente sull’orizzonte o anche leggermente sotto. La galassia è rimasta perciò inosservabile per tutto il mese di Giugno, ma da Luglio si è lentamente allontanata dal sole diventando sempre meglio visibile, però prima dell’alba. Nel mese di Agosto la galassia era facilmente osservabile, anche se la luminosità della supernova era diminuita sotto la mag. +17, ma nessuno ha rivolto il proprio telescopio verso di lei fino al 3 Settembre, giorno della scoperta dei lucchesi.
La galassia si trova a meno di 2’ a nord di una stella di mag. +9 ed a circa 6’ ad ovest di una stella di mag. +6,5 mentre a circa 10’ ad ovest troviamo una galassia più luminosa, la IC176.
Ogni volta che una supernova rimane non notata per parecchio tempo, lanciamo sempre l’appello ai lettori nella speranza che qualcuno possa aver immortalato la galassia in questi mesi.
Questa volta però siamo consapevoli che UGC1442 non è un oggetto notevole da meritare una levataccia prima dell’alba, però unito alla vicina e leggermente più fotogenica IC176 forse qualcuno potrebbe averlo fatto e perciò avrebbe ottenuto una pre-discovery di grande importanza scientifica.