Prima di raccontarvi delle ancora numerose scoperte targate “made in italy” – “ISSP” che stanno dando grandi soddisfazioni a chi porta avanti la ricerca amatoriale di supernovae in italia, ci soffermiamo su due interessanti e luminose supernovae visibili in questo periodo.
*La prima è la SN2012ei scoperta la sera del 22 Agosto dal giapponese Yoji Hirose, veterano ricercatore del sol levante, nella galassia lenticolare ngc5611. Al momento della scoperta la supernova mostrava una magnitudine pari a +17,0 ma già la sera seguente era salita di circa due magnitudini a +14,9. Si tratta di una supernova di tipo Tipo Ia che ha raggiunto il massimo di luminosità nei primi giorni di Settembre sfiorando la magnitudine +13. E’ quindi un facile oggetto sia per la notevole luminosità ma anche per la distanza angolare dal nucleo della galassia. Posta nella parte est della costellazione del Bootes, 15° a nord della stella alfa Arturo, conviene osservarla subito dopo il tramonto per averla ad un’altezza ottimale sull’orizzonte.
*La seconda è la SN2012ec scoperta la sera del 11 Agosto nella galassia a spirale ngc1084 dal sudafricano Berto Monard, altro veterano ricercatore di supernovae, fra i più attivi nell’emisfero sud. Lo spettro ottenuto con il telescopio di 2,3 metri del Siding Spring Observatory in Australia ha evidenziato che si tratta di una supernova di tipo IIP scoperta pochi giorni dopo il massimo. Negli ultimi50 anni questa bella e fotogenica galassia a spirale ha ospitato ben cinque supernovae, inserendosi ai primi posti nella classifica delle più prolifiche galassie dove sia esplosa una supernova. Per averla ad una buona altezza sull’orizzonte est, conviene comunque aspettare a notte inoltrata o prima dell’alba, nella costellazione dell’Eridano al confine con la costellazione della Balena, 7° a sud della galassia M77,.
Veniamo alle supernovae nostrane.
*La mattina del 20 Agosto Ciabattari e Mazzoni dell’osservatorio di Monte Agliale (LU) scoprono la SN2012eh nella galassia IC1706 che si trova nella costellazione dei Pesci, a circa 300 milioni di anni luce di distanza. Dall’analisi spettroscopica effettuata il 22 Agosto dal Nearby Supernova Factory II, un progamma professionale di collaborazione internazionale fra gruppi Americani e Francesi, è emerso che l’oggetto individuato è una Supernova di tipo IIP osservata alcuni giorni dopo il massimo di luminosità. Alla supernova è stata assegnata la sigla SN2012eh ma non si è rivelato un facile oggetto poichè si è mantenuto vicino alla magnitudine +18,0.
*Nella notte del 27 Agosto l’ISSP mette a segno un’altra bella doppietta. Leonini, Guerrini, Rosi e Ramirez dell’osservatorio di Montarrenti in provincia di Siena scoprono la loro ottava supernova nella galassia a spirale barrata NGC927. La supernova, che al momento della scoperta splendeva di magnitudine +17,6 ha aumentato la sua luminosità fino alla magnitudine +16,0 ed è perciò un facile oggetto visibile tutta la notte, poiché la galassia ospite è posta nella costellazione dell’Ariete. A questa supernova non è stata ancora assegnata la sigla ufficiale, anche se lo spettro ripreso Nearby Supernova Factory II ha confermato la natura dell’oggetto classificandola di tipo Ia.
*Sempre il 27 Agosto Ciabattari, Mazzoni e Simonetti dell’osservatorio di Monte Agliale (LU) scoprono la SN2012eo nella galassia a spirale PGC68367. L’analisi spettroscopica effettuata dal team dell’osservatorio di Asiago ha evidenziato che si tratta di una supernova di tipo Ia osservata un paio di settimane dopo il massimo e appartenente ad una particolare sottoclasse delle Ia e cioè le HVG che sono supernovae la cui velocita’ di espansione del materiale eiettato cala rapidamente nel tempo. La galassia ospite posta nella costellazione di Pegaso a 390 milioni di anni luce di distanza permette di osservare la supernova per tutta la notte, ma la debole luminosità già oltre la magnitudine +18,0 (era di +17,2 al momento della scoperta) non la rende un facile oggetto.
*Arriviamo così al 9 Settembre con un’altra supernova lucchese di magnitudine +17,8 scoperta ancora una volta dagli inarrivabili Ciabattari e Mazzoni nella piccola galassia PGC14498 distante 230 milioni di anni luce e posta anche questa nella costellazione del Pegaso. Lo spettro ripreso due giorni dopo con il telescopio Copernico di 1,82 metri dell’osservatorio di Asiago, ha evidenziato che si tratta di una supernova di tipo Ia scoperta due settimane dopo il massimo. La curiosità che caratterizza questa “discovery” è rappresentata dal fatto che il campo era stato ripreso in una sessione precedente, esattamente la mattina del 24 agosto e nonostante la supernova fosse ben più luminosa non era stata “scorta” a causa del fortissimo fondo cielo causato dalle prime luci dell’alba. Anche questa supernova non è purtroppo un facile oggetto da osservare poiché la magnitudine è già diminuita oltre la +18.
*Per completare il quadro delle supernovae targate ISSP, abbiamo una scoperta indipendente ottenuta il 19 Agosto da Fabio Martinelli e Fabio Briganti dell’osservatorio di Montecatini val di Cecina nella galassia a spirale UGC11322 posta nella costellazione della Lyra a meno di 3° dalla stella Vega. La scoperta di questa supernova è stata realizzata dagli astrofili cinesi Zhijian Xu e Xing Gao che nella notte del 18 Agosto hanno ripreso la supernova quando era di magnitudine +18,8 ma poiché era appena visibile nell’immagine ripresa con il loro telescopio da 35cm hanno aspettato a darne comunicazione riprendendo un’immagine di conferma nella sera seguente. Sera in cui anche Martinelli e Briganti riprendevano la galassia evidenziando la supernova che splendeva già di magnitudine +17,8.
Lo spettro, ripreso ancora una volta dagli specialisti di Asiago, ha evidenziato che si tratta di una supernova di tipo Ib scoperta una settimana dopo il massimo di luminosità.