Nell’era dell’intelligenza artificiale e della robotica, è ancora possibile determinare dove finisce la natura e dove inizia la tecnologia? Possiamo tracciare una linea quando si tratta del nostro corpo, l’oggetto naturale che la tecnologia imita di più? Queste sono solo alcune delle domande che vengono esplorate in “CYBORN L’alba di un mondo artificiale”, la mostra ospitata dal Salone degli Incanti di Trieste durante il Science in the City Festival di ESOF2020.
La mostra è a cura dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
Per maggiori informazioni: https://events.scienceinthecity2020.eu/it/cyborn-lalba-di-un-mondo-artificiale