Essendo ormai accertato che anche nel corso del 2022 potremo ammirare il nostro satellite naturale nelle sue evoluzioni giornaliere strettamente legate all’avvicendarsi delle sue fasi (e ci mancherebbe!!, con tutti gli sconvolgimenti che ne deriverebbero in fatto di maree, instabilizzazione dell’asse terrestre ed altri disastri vari…), non è poi così banale considerare il continuo allontanamento della Luna dal nostro pianeta al ritmo attuale di circa 3 cm ogni anno che, su scala “umana” potrebbe apparire come un dato irrilevante ma, qualora il nostro caro satellite decidesse veramente di cambiare aria dopo avere accompagnato la Terra nella sua orbita intorno al Sole per oltre quattro miliardi di anni (e chi gli darebbe torto?), il problema consisterebbe nell’individuare l’eventuale punto di rottura dell’equilibrio del sistema Terra-Luna il cui centro di massa si trova alla profondità di 1740 km sotto la superficie terrestre, a 4635 km dal centro del nostro pianeta. Pertanto Terra e Luna ruotano intorno a questo “centro di massa” il quale descrive una ellisse intorno al nostro Sole.
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Cosa Osservare …
Venendo finalmente alla Luna di Febbraio, vediamo che proprio nella prima notte del mese, alle ore 06:46 del giorno 1, si avrà il Novilunio col nostro satellite che rivolgerà alla Terra il suo emisfero completamente in ombra. Contestualmente il progressivo avvicendarsi delle fasi porterà il nostro satellite nelle migliori condizioni osservative che culmineranno nel Primo Quarto alle ore 14:50 del 08 Febbraio.
Nel caso specifico la Luna, dopo essere sorta alle ore 11.01, transiterà in meridiano alle ore 18:22 a +61° rendendosi visibile fino alle prime ore della notte successiva quando scenderà sotto l’orizzonte. Per eventuali osservazioni col telescopio basterà attendere le 18:30 circa della medesima serata e, nonostante Febbraio sia un mese ancora pienamente invernale salvo sorprese, si potrà concentrare l’attenzione sul settore settentrionale e precisamente lungo il terminatore con le spettacolari vedute sulle Alpi con la Valle Alpina, sui monti Caucasus e sulla parte più settentrionale degli Appennini ammirando inoltre anche i vasti crateri Aristoteles (90 km, 3700 mt), Eudoxus (70 km, 3400 mt) e l’antichissimo Alexander (85 km molto danneggiato, periodo geologico Pre Imbriano da 4,5 a 3,8 miliardi di anni) situati immediatamente a nord dei monti Caucaus ed il cratere Cassini (60 km, 1200 mt) appena a sud delle Alpi. Altrettanto interessanti potranno risultare l’estremità nordest del mare Frigoris ed il bacino da impatto del mare Serenitatis (303000 kmq, diametro 670 km, periodo geologico Nectariano da 3,8 miliardi di anni) con la sua forma circolare ricoperto da rocce basaltiche molto scure.
Terminata la fase crescente, alle ore 17:57 del 16 Febbraio la Luna sarà in Pleniunio in fase di 15,4 giorni alla distanza di 391475 km dalla Terra, con diametro apparente di 30,52′ e ad un’altezza di +3°32′ (appena sorta alle 17:30), rivolgendo al nostro pianeta il suo emisfero completamente illuminato. Nel caso specifico sarà ampia la possibilità di effettuare osservazioni col telescopio, risultando perfettamente visibile per tutta la serata e la notte successiva fino al suo tramonto, contestuale al sorgere del Sole.
Osservare al telescopio la Luna Piena significa anche cercare di individuare i grandi sistemi di raggiere che si sviluppano radialmente intorno a determinati crateri, tipologia di strutture la cui osservazione viene facilitata col Sole alto sull’orizzonte lunare, condizione osservativa in cui vengono esaltate le differenze di albedo a discapito di gran parte dei dettagli che ben conosciamo. Infatti risulterà abbastanza semplice notare come dai crateri Tycho, Copernicus, Proclus, Kepler, Herodotus/Aristarchus si estendano in varie direzioni lunghe raggiere i cui principali segmenti raggiungono anche parecchie centinaia di chilometri attraverso la superficie lunare, mentre altrettanto interessanti risulteranno le interconnessioni tra i vari sistemi come nell’area dei crateri Copernicus, Kepler ed Herodotus/Aristarchus.
Contestualmente al Plenilunio ripartirà anche la fase calante che porterà il nostro satellite in Ultimo Quarto alle ore 23:32 del 23 Febbraio ma a -23° sotto l’orizzonte. Chi intendesse dedicarsi a qualche osservazione notturna di questa interessante fase lunare dovrà attendere solo qualche ora, infatti alle 02:00 la Luna sorgerà in fase di 23,7 giorni visibile fino alle prime luci dell’alba quando alle 06:34 transiterà sul meridiano ad un’altezza di +20°. A prescindere dall’auspicabile clemenza del meteo nonostante l’inverno abbia sempre il compito (non solo teorico…) di rispettare il calendario, lungo la linea del terminatore sarà possibile effettuare osservazioni in alta risoluzione partendo dai crateri Plato (104 km, periodo geologico Imbriano Superiore di all’incirca 3,8/3,2 miliardi di anni) ed Eratosthenes (60 km, periodo geologico Eratosteniano da 3,2 a 1 miliardo di anni fa).
Ancora più a sud lo spettacolare terzetto formato dall’antichissimo Ptolemaeus (158 km, Pre Nectariano da 4,5 a 3,9 miliardi di anni fa), Alphonsus (121 km, periodo geologico Nectariano, 3,9 miliardi di anni fa), Arzachel (104 km, Imbriano Inferiore, 3,8 miliardi di anni fa). Da qui in avanti la visibilità del nostro satellite sarà sempre più relegata alle ore notturne andando così a chiudere il mese di Febbraio con una sottile falce 27,7 giorni, in attesa del Novilunio del 2 Marzo da cui ripartirà un nuovo ciclo lunare, ma ne riparleremo tra un mese.
Le Falci lunari di Febbraio
Per chi va a caccia di falci di Luna appuntamento per il tardo pomeriggio del 2 Febbraio con una sottile falce di 1,5 giorni in fase crescente visibile fino alle ore 18:59 quando scenderà sotto l’orizzonte fra le stelle dell’Acquario, seguita a breve distanza (6,3°) dal pianeta Giove.
La sera successiva, il 3 Febbraio, una più comoda falce tramonterà alle ore 20:15 ed il tempo a disposizione sarà sufficiente per alcune veloci osservazioni. Nel caso specifico ci si potrà dedicare alle scure aree basaltiche dei mari Humboldtianum (a nordest) e Marginis, Undarum e Smythii ad est del mare Crisium, il quale starà uscendo solo parzialmente dalla notte lunare.
Per quanto riguarda la fase di Luna Calante l’appuntamento è per la tarda nottata del 28 Febbraio con una falce di 27 giorni che sorgerà alle ore 06:10 preceduta dai pianeti Venere e Marte e seguita da Mercurio e Saturno. Considerata l’esigua finestra temporale prima che la luce del Sole cancelli il sorgere della Luna oltre che dei quattro pianeti citati, eventuali riprese fotografiche dovranno essere effettuate in modo da non intercettare la luce solare. Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli.
Librazione di Febbraio
(In ordine di calendario, per i dettagli vedere le rispettive immagini). Si precisa che, per ovvi motivi, non vengono indicati i giorni in cui i punti di massima Librazione si discostano dalla superficie lunare illuminata dal Sole.
Librazioni Regione Nordest-Est:
- 02 Febbraio: Fase 01,51 giorni – Massima Librazione mare Humboldtianum
- 03 Febbraio: Fase 02,60 giorni – Massima Librazione est cratere Endymion
- 04 Febbraio: Fase 03,62 giorni – Massima Librazione est cratere Mercurius
- 05 Febbraio: Fase 04,62 giorni – Massima Librazione est Lacus Spei
- 06 Febbraio: Fase 05,62giorni – Massima Librazione est cratere Gauss
- 07 Febbraio: Fase 06,62 giorni – Massima Librazione est cratere Cleomedes
- 08 Febbraio: Fase 07,62 giorni – Massima Librazione est mare Marginis
Librazioni Regione Sud-Sudovest-Ovest:
- 11 Febbraio: Fase 10,70 giorni – Massima Librazione sud cratere Wilson
- 12 Febbraio: Fase 11,70 giorni – Massima Librazione sud cratere Bailly
- 13 Febbraio: Fase 12,70 giorni – Massima Librazione sudovest cratere Pingre
- 14 Febbraio: Fase 13,70 giorni – Massima Librazione sud cratere Pingre
- 15 Febbraio: Fase 14,70 giorni – Massima Librazione ovest cratere Pingre
- 16 Febbraio: Fase 15,70 giorni – Massima Librazione ovest cratere Pingre
- 17 Febbraio: Fase 16,70 giorni – Massima Librazione ovest cratere Pingre
- 18 Febbraio: Fase 17,70 giorni – Massima Librazione ovest cratere Phocylides
- 19 Febbraio: Fase 18,70 giorni – Massima Librazione ovest cratere Inghirami
- 20 Febbraio: Fase 19,70 giorni – Massima Librazione ovest cratere Schickard
- 21 Febbraio: Fase 20,70 giorni – Massima Librazione ovest mare Humorum
Librazioni Regione Nordovest-Nord:
- 24 Febbraio: Fase 23,70 giorni – Massima Librazione ovest Sinus Iridum
- 25 Febbraio: Fase 23,80 giorni – Massima Librazione nord cratere Carpenter
- 26 Febbraio: Fase 24,80 giorni – Massima Librazione calotta polare nord
- 27 Febbraio: Fase 25,80 giorni – Massima Librazione calotta polare nord
- 28 Febbraio: Fase 26,70 giorni – Massima Librazione est cratere Petermann