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Cosa osservare in questo mese …
Marzo si apre col Novilunio del giorno 2 alle ore 18:35 rivolgendo al nostro pianeta il suo emisfero completamente in ombra, ma col lato sempre invisibile dalla Terra in piena luce solare, come sempre accade durante ogni lunazione da oltre quattro miliardi di anni. Infatti non esiste assolutamente nessun “lato oscuro della Luna” come talvolta si sente dire, in quanto il Sole illumina esattamente allo stesso modo, anche se alternativamente, entrambi gli emisferi in stretta relazione con l’avvicendarsi delle fasi. Contestualmente ripartirà un nuovo ciclo lunare che col progressivo avanzare della Luna crescente porterà gradualmente il nostro satellite nelle migliori condizioni osservative.
Infatti alle ore 11:45 del 10 Marzo il nostro satellite sarà in Primo Quarto ma per effettuare osservazioni col telescopio sarà necessario attendere fin verso le ore 19:00 circa quando la Luna, dopo il transito in meridiano delle ore 18:36 ad un’altezza di +70°, si renderà perfettamente visibile fino alle prime ore della notte seguente quando scenderà sotto l’orizzonte. Nel caso specifico le grandi strutture geologiche situate in prossimità del bordo lunare orientale risentiranno ormai del differente angolo di incidenza della luce del Sole, di sera in sera sempre più alto sull’orizzonte della Luna, a differenza di quanto accade in prossimità del terminatore dove la radiazione solare relativamente radente, a causa della bassa declinazione del Sole contribuisce ad evidenziare anche i più fini dettagli superficiali fino ad esasperarne talvolta le reali dimensioni.
Condizione, questa, ideale per chi predilige l’alta risoluzione.
Infatti, scorrendo col telescopio da est (bordo lunare) verso ovest (terminatore) non sarà difficile notare la differente percezione dei dettagli, ad esempio, se consideriamo i crateri Langrenus (long. 61.038°est), Theophilus (long. 26.285°est), Albategnius (long. 4.009°est), tre strutture situate circa alla medesima latitudine mentre la rispettiva collocazione sulla porzione lunare illuminata in occasione del Primo Quarto ne determinerà le effettive condizioni osservative in stretta relazione con l’angolo di incidenza della luce solare.
Dominando incontrastata le ore tardo pomeridiane e serali, la Luna terminerà la fase crescente col Plenilunio del 18 Marzo alle ore 08:17 in fase di 15.5 giorni, alla distanza di 382454 km dalla Terra, diametro apparente di 31.24′, ma a -14° sotto l’orizzonte. Per osservarla basterà attendere che sorga alle ore 18:46 per poi seguirne la presenza in cielo fino alle prime luci dell’alba del mattino seguente, quando poi cederà all’invadenza della luce del Sole. Considerando che le vaste aree basaltiche di colore scuro che possiamo individuare sul disco della Luna Piena che in epoche remotissime videro la loro formazione in seguito ad impatti da parte di corpi meteoritici più o meno grandi ne deriva che, anche in relazione alla loro forma più o meno circolare, effettivamente si tratta di antichissime strutture crateriformi invase da una enorme quantità di materiali e colate laviche in seguito agli sconvolgimenti geologici sopra citati. Ma ad un’attenta osservazione non potrà sfuggire come esistano anche regioni basaltiche che nulla hanno a che vedere con la citata forma circolare tipica dei bacini da impatto bensì esibiscono una conformazione decisamente irregolare.
Fra queste, nel settore settentrionale, la lunga striscia scura del mare Frigoris (436.000 kmq) con orientamento est/ovest unito al meno esteso Sinus Roris. Orientando poi il telescopio da qui in direzione sudovest si entra nell’immensa e notevolmente irregolare distesa basaltica dell’Oceanus Procellarum che con circa 2 milioni di kmq di superficie occupa gran parte del settore occidentale della Luna. Questo vero e proprio “oceano basaltico” è in diretto collegamento con l’adiacente enorme bacino da impatto circolare del mare Imbrium, mentre scendendo verso sud-sudest va a confluire con le aree altrettanto irregolari del mare Insularum, Sinus Aestuum e Sinus Medii fino al mare Vaporum. Ancora più a sud Procellarum confluisce direttamente con i mari Cognitum e Nubium da una parte e col bacino da impatto del mare Humorum dall’altra, il tutto senza particolari delimitazioni orografiche da parte di rilievi montuosi o altre strutture. Sul settore orientale della Luna invece prevalgono nettamente vari bacini da impatto con forma relativamente circolare come i mari Imbrium, Serenitatis, Tranquillitatis, Fecounditatis, Nectaris, fino al fotogenico bacino di Crisium (180.000 kmq) con la sua inconfondibile conformazione circolare priva di collegamenti diretti con le pianure circostanti essendo situato in una regione prevalentemente montuosa. Essendo il Plenilunio lo spartiacque fra Luna crescente e Luna calante, ora ripartirà quest’ultima allontanando pertanto il nostro satellite dalle comode ore serali confinandolo progressivamente sempre più alle ore notturne.
Alle 06:37 del 25 Marzo il nostro satellite sarà in Ultimo Quarto poco dopo il suo transito in meridiano (ore 06:29 a +17°) mentre per effettuare osservazioni col telescopio si dovrà attendere fino alle ore 03:21 del giorno successivo, il 26 Marzo. Fra le principali formazioni in evidenza in questa fase è quasi d’obbligo citare Copernicus, una spettacolare struttura crateriforme di 95 km di diametro e con una imponente cerchia di pareti terrazzate che si innalzano fino a 3700 mt di altezza rispetto all’area circostante. Questo cratere, di formazione relativamente recente, proviene dal periodo geologico Copernicano collocato a non oltre un miliardo di anni fa. Inoltre è sede di una notevole raggiera. Altrettanto meritevole di una visita è l’Aristarchus Plateau, altipiano con rilievi di origine vulcanica in cui si estende per oltre 160 km l’eccezionale e spettacolare solco della Vallis Schroteri (periodo geologico Imbriano, 3,2/3,8 miliardi di anni) fra i crateri Heordotus ed Aristarchus. Da qui fino agli ultimi giorni del mese la Luna sarà sempre più confinata alle più profonde ore della notte mostrando falci sempre più sottili, quasi a preannunciare il Novilunio che vedremo proprio in apertura del prossimo mese.
Le Falci lunari di Marzo
Per gli appassionati di falci lunari appuntamento per il 4 Marzo in prima serata con una bella falce di Luna crescente in fase di 2 giorni che alle ore 20:15 scenderà sotto l’orizzonte. Sulla sua superficie vi si potranno individuare le scure aree basaltiche del mare Humboldtianum a nordest ed i mari Marginis e Smythii sul bordo orientale. La serata successiva, il 5 Marzo, falce molto più comoda di 3 giorni visibile fino al suo tramonto previsto alle ore 21:25 fra le stelle dei Pesci. Oltre al già citato mare Humboldtianum, vi si potranno individuare anche il settore est del mare Crisium con gli adiacenti mari Marginis, Smythii, Undarum e Spumans oltre agli spettacolari crateri presenti lungo il margine est del mare Fecounditatis. Una falce particolarmente interessante ed anche spettacolare, anche se non proprio “sottile“ (fase di 25,4 giorni), sarà quella che sorgerà alle ore 05:48 del 28 Marzo fra le stelle del Capricorno preceduta a breve distanza da ben tre pianeti, Venere (8°), Marte (4°), Saturno (7°). A parte il fotogenico quadretto, il breve tempo a disposizione consentirà comunque alcune veloci osservazioni sulla sua superficie illuminata prima che il sorgere del Sole sul nostro pianeta prevalga nettamente. Infatti, vi si potranno individuare gran parte dell’Oceanus Procellarum e gli altipiani sudoccidentali oltre alle rispettive cuspidi nord e sud. Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli.
Librazioni di Marzo
(In ordine di calendario, per i dettagli vedere le rispettive immagini). Si precisa che, per ovvi motivi, non vengono indicati i giorni in cui i punti di massima Librazione si discostano dalla superficie lunare illuminata dal Sole.
Librazioni Regione Nord-Nordest-Est:
- 04 Marzo: Fase 02,07 giorni – Massima Librazione est cratere Endymion
- 05 Marzo: Fase 03,11 giorni – Massima Librazione nordest cratere Gauss
- 06 Marzo: Fase 04,07 giorni – Massima Librazione sudest cratere Gauss
- 07 Marzo: Fase 05,19 giorni – Massima Librazione est mare Crisium
Librazioni Regione Sud-Sudovest:
- 11 Marzo: Fase 09,03 giorni – Massima Librazione sud cratere Kircher
- 12 Marzo: Fase 10,07 giorni – Massima Librazione sud cratere Phocylides
- 13 Marzo: Fase 11,11 giorni – Massima Librazione sud cratere Phocylides
- 14 Marzo: Fase 12,11 giorni – Massima Librazione sudovest cratere Phocylides
- 15 Marzo: Fase 13,19 giorni – Massima Librazione sud cratere Inghirami
- 16 Marzo: Fase 14,19 giorni – Massima Librazione sud cratere Inghirami
- 17 Marzo: Fase 15,03 giorni – Massima Librazione sud cratere Inghirami
- 18 Marzo: Fase 16,15 giorni – Massima Librazione sud cratere Inghirami
- 19 Marzo: Fase 17,19 giorni – Massima Librazione ovest cratere Schickard
- 20 Marzo: Fase 18,03 giorni – Massima Librazione ovest cratere Piazzi.
Librazione Regione Ovest-Nordovest:
- 21 Marzo: Fase 19,19 giorni – Massima Librazione ovest cratere Grimaldi
Librazione Regione Nordovest-Nord:
- 22 Marzo: Fase 20,19 giorni – Massima Librazione nord cratere Xenophanes
- 23 Marzo: Fase 20,41 giorni – Massima Librazione nord cratere Xenophanes
- 24 Marzo: Fase 21,33 giorni – Massima Librazione nord cratere Goldschmidt