COME SCEGLIERE IL POSTO
DOVE COSTRUIRE UN TELESCOPIO
OTTICO-INFRAROSSO

Siamo già entrati nell’epoca dei telescopi ottico-infrarosso giganti, o per meglio dire, Estremamente Grandi (Extremely Large Telescopes, o ELT). Progetti bilionari, con propositi ambiziosi, che richiedono enormi investimenti, innovazione ingegneristica, creazione di imponenti opere civili e infrastrutture, stipulazione di accordi internazionali, utilizzo di risorse umane ed economiche senza precedenti, progettazione di nuovi sistemi di controllo e immagazzinamento e gestione dei dati.

L’European Extremely Large Telescope (E-ELT, di 39 m di diametro), il Thirty Meter Telescope (TMT, di 30 m di diametro) e il Giant Magellan Telescope (GMT, di 22 m di diametro) sono ormai in avviata fase di costruzione, e saranno pronti entro la prossima decade per affrontare casi scientifici sino ad ora impossibili da sbrogliare.

Scoprire e caratterizzare sistemi planetari e proto-planetari, identificare pianeti terrestri e studiarne l’atmosfera, capire la formazione e l’evoluzione dei buchi neri, districare l’interrogativo sulla formazione e l’evoluzione delle galassie ad alto redshift
e chiarire l’origine della materia oscura, sono solo alcuni dei quesiti che questi giganti si propongono di decifrare.

Ma tutti gli sforzi e le ambizioni si vedrebbero vanificati se, alla fine di tutto, questi nuovi telescopi ottico-infrarosso giganti non fossero sovrastati da un cielo trasparente e calmo, privo di nuvole, lontano da fonti di inquinamento luminoso, e in condizioni climatiche eccellenti; il tutto incasellato in modo tale da permettere a questi nuovi occhi dell’umanità di puntare al cielo notturno per il maggior tempo possibile, senza interruzioni, e poter finalmente produrre nel modo migliore quei dati così importanti per la ricerca.

Un po’ di Didattica

La scelta dei siti ideali per i nuovi ELT ha richiesto l’impegno di molti gruppi di ricerca in tutto il Mondo, in un lavoro globale di studio di cime inesplorate e già note.

La caratterizzazione di nuovi siti astronomici è una vera e propria branca dell’Astronomia moderna, e viene definita Site Testing.

Stazione di monitoraggio presso Cerro Armazones, Cile.

Il Site Testing è una scienza multidisciplinare, in cui trovano posto nozioni di Astronomia, Climatologia, Meteorologia, Sismologia, Geologia, Geografia, Ingegneria, Politica ed Economia.

Non tutti questi fattori hanno però lo stesso peso, e non tutti vengono considerati nella loro completezza, avendo influenze parziali e variabili nella Funzione di Merito finale che darà il punteggio definitivo ad ogni sito e che lo collocherà in una classifica generale da cui
poi verrà scelto quello in grado di rappresentare il compromesso migliore per la costruzione del telescopio.

L’Articolo completo è disponibile su COELUM ASTRONOMIA N° 254 FEBBRAIO MARZO 2022.

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