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In meno di un secolo, l’uomo ha inviato nello spazio migliaia di sonde, lander e rover che hanno fatto la storia visitando angoli inesplorati del nostro Sistema Solare.
In questo momento, una flotta robotica composta da veterani e dalla più recente generazione sta trasmettendo dati e immagini dall’orbita terrestre, dalla Luna, dal Sole, dai pianeti interni ed esterni, dalla fascia di Kuiper e persino dallo spazio interstellare.
Queste navicelle e robot di superficie estendono i nostri sensi nello spazio con i loro strumenti scientifici:
Sono i nostri occhi, il nostro udito, il nostro tatto e anche olfatto e gusto.
Tra tutti, gli strumenti di imaging, che possono includere fotocamere, telescopi, spettrometri, radar, sono certamente i più amati dal pubblico: grazie a loro riceviamo immagini spettacolari di luoghi esotici e inesplorati.
Molte missioni condividono pubblicamente queste foto, quasi in tempo reale, altre le rendono disponibile dopo qualche mese o anno, altre ancora non rilasciano quasi nulla. Ma, quando ci sono, questi cataloghi di immagini grezze offrono un modo coinvolgente per vivere l’esplorazione spaziale in prima persona.
L’Articolo completo è disponibile su COELUM ASTRONOMIA N° 254 FEBBRAIO MARZO 2022.
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