Il 13 dicembre il famoso astrofilo giapponese Koichi Itagaki ha scoperto l’ennesima supernova nella bella galassia a spirale NGC309 distante circa 140 milioni di anni luce nella costellazione della Balena. Il 16 dicembre con il telescopio da 3,5 metri dell’Apache Point Observatory nel New Messico (USA) è stato ripreso lo spettro che ha permesso di classificare il transiente di tipo Ib. Una classe poco comune di supernovae di tipo I, caratterizzate da una luminosità inferiore ed un declino più lento rispetto alle tradizionali supernovae di tipo Ia.

Immagine della SN in NGC309 che ha portato a 100 il bottino di Itagaki. Ripresa in remoto dal New Messico da Adriano Valvasori. Cliccare l'immagine per ingrandire.

Questa è la quinta supernova che esplode fra le braccia di NGC309. Le quattro precedenti erano state tutte di tipo II. Si tratta comunque di una supernova poco appariscente, poiché ha raggiunto una luminosità massima non superiore alla mag.+17,5 ma rappresenta una singolare particolarità, è infatti la scoperta n. 100 per il veterano ricercatore del sol levante.

Nato il 12 novembre del 1947 a Yamagata City, Koichi Itagaki porta avanti la sua passione per l’astronomia dal suo Osservatorio privato posto sulle pendici del Monte Zao a circa un’ora di macchina da Yamagata City.

L'Osservatorio di Itagaki alle pendici del Monte Zao

E’ costituito da quattro cupole e cinque telescopi di vari diametro. Il telescopio principale è un riflettore da ben 600 mm di diametro a quale è affiancato un’altro da 500 mm e tre da 210 mm.

Koichi dispone anche di un Osservatorio a Takanezawa – Tochigi comandato in remoto dove sono alloggiati altri quattro riflettori: un 500 mm, un 350 mm, un 300 mm e un 210 mm.

Il suo interesse per l’astronomia iniziò a tempi delle scuole superiori ed in tutti questi anni dedicati ad osservare il cielo in maniera professionale, Koichi è riuscito ad ottenere un invidiabile palmares. Ha scoperto 3 comete, 5 pianetini, 32 novae extragalattiche individuate nelle vicine galassie M31 – M33 – M110, 7 novae nella nostra Via Lattea, l’ultima nell’agosto 2013, la famosa e luminosa Nova Delphini visibile ad occhio nudo, 23 variabili cataclismiche e 5 Luminous Blue Variable. Naturalmente però il suo fiore all’occhiello sono queste cento supernovae, ottenute in circa 14 anni di ricerche riprendendo e controllando un enorme numero di immagini di galassie.

La scoperta della sua prima supernova risale al 10 maggio 2001 con la SN2001bq in NGC5534.

Itagaki con il telescopio principale da 60 cm nell'Osservatorio privato di Yamagata.

E’ l’unico ad essere riuscito a scoprire ben tre supernovae in una stessa galassia e precisamente nella bella Messier 61, l’ultima la recente SN2014dt (vedi l’articolo pubblicato online).

Solo altri quattro ricercatori amatoriali hanno raggiunto questo incredibile traguardo. In questa Top Five di mostri sacri troviamo infatti gli americani Tim Puckett e Jack Newton con oltre 270 scoperte, l’inglese Tom Boles con oltre 160 scoperte ed il sudafricano Berto Monard con oltre 130 scoperte. Chissà se un italiano riuscirà mai a raggiungere un simile traguardo. Noi intanto facciamo il tifo per il nostro Fabrizio Ciabattari, già a quota 55 scoperte e ci uniamo alle congratulazioni arrivate da tutto il mondo astronomico amatoriale e professionale in favore del mitico Koichi Itagaki.

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