Ultimi aggiornamenti della Stazione Spaziale Internazionale

L’ESA ha rivisto il suo piano di volo. Missione di durata inferiore e l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti avrà un ruolo diverso all’interno della ISS: non sarà più comandate, ma è stata nominata leader del Segmento Orbitale Americano (Usos), il quale comprende moduli americani, europei, giapponesi e canadesi.

«Come membri dell’equipaggio, siamo pronti a contribuire secondo necessità» commenta Samantha Cristoforetti «Sono onorata di servire come leader dell’Usos e questo ruolo include la maggior parte dei doveri che avrei avuto come comandante, ma riconosco anche che molte persone in Europa, soprattutto donne, sono state ispirate dalla prospettiva di avere la prima donna europea comandante della ISS. Mi dispiace che ciò non accada sul mio volo, ma stiamo selezionando una nuova classe di astronauti e sono fiduciosa che questa classe includerà donne altamente competenti e motivate che saranno pronte, in un futuro, per ricoprire ruoli di leadership».

La Cristoforetti era stata nominata comandante a maggio 2021. Il logo scelto per la missione.

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Il direttore dell’agenzia spaziale russa Roscosmos Dmitry Rogozin afferma che la Russia potrebbe ritirarsi dalla partnership internazionale della ISS

Attualmente la collaborazione con la Russia prosegue, ma la NASA inizia a tastare una strada alternativa per mantenere in orbita la Stazione Spaziale senza l’aiuto dei russi, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

La porzione americana della ISS fornisce energia e supporto vitale, mentre quella russa è responsabile della propulsione e del mantenimento in orbita stazionaria. La navicella che permette questa operazione è chiamata Progress ed è ancorata alla struttura, conferendo periodicamente una spinta alla stazione per rimanere su una quota di circa 400 km.

Senza il supporto russo la stazione spaziale rischia di precipitare nel vuoto.

Kathy Lueders, direttrice del programma di volo umano dell’agenzia americana, dichiara che la società aerospaziale Northrop Grumman potrebbe fornire la tecnologia necessaria a sostituire la Russia.

«Per il momento le operazione spaziali stanno procedendo come di consueto», dice Lueders, «Non ci stanno dando indicazioni che si rinunci agli impegni prefissati. Detto ciò, però dobbiamo sempre cercare di ottenere la maggiore flessibilità operativa».

L’ultima navicella mercantile Northrop Grumman Cygnus, giunta alla ISS lo scorso 21 febbraio, è stata infatti la prima a vantare la capacità di “rilanciare” l’avamposto senza l’aiuto russo.

Mentre venerdì scorso, Elon Musk di SpaceX ha twittato il logo della sua azienda in risposta alla domanda retorica di Rogozin, su chi avrebbe salvato la ISS da una deorbita incontrollata.

 

La Lueders ci tiene però a sottolineare che questi sono solo dei piani di emergenza: «È difficile in questo contesto operare da soli: la ISS è un partnership internazionale che è stata creata con forze congiunte. Sarebbe quindi triste non poter più operare pacificamente nello spazio».

Segnali di distensione potrebbero essere dati però dalle notizie sui cambi di equipaggio, già programmati, che sembrano essere confermati.

Il 18 marzo è previsto l’arrivo di una Soyuz con tre cosmonauti, mentre il 30 marzo è in programma il rientro sulla Terra di due russi e dell’americano Vandei Hei.

Infine, in prossimo 15 aprile è previsto l’arrivo della Crew-4 di SpaceX con Samantha Cristoforetti, dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Fonti: 

The Guardian: https://www.theguardian.com/science/2022/mar/01/nasa-explores-how-to-keep-international-space-station-in-orbit-without-russian-help

ANSA.it: https://www.ansa.it