L’epilogo
Era il 18 maggio, l’ultimo giorno dell’umanità secondo la follia collettiva che aveva cancellato dal mondo ogni traccia di razionalità.
Inutile invece dire che l’ora tanto temuta venne e passò senza che si verificasse nulla di quanto si era parlato in tutti quei mesi, e l’edizione del 19 maggio del Chicago Tribune poteva recitare trionfante: Ci siamo ancora!
Milioni di uomini tirarono un più o meno segreto sospiro di sollievo nell’immaginare l’ormai innocua coda sempre più lontana, e brindarono al mancato gassamento… certo non immaginando che di lì a pochi anni, molti di loro ne avrebbero subiti di ben più reali nelle trincee della Grande Guerra.
Intanto, nella sua casa di Milano, Giovanni Schiaparelli, ormai cieco, si stava avviando al commiato dalla vita terrena, e sarebbe davvero curioso conoscere quali pensieri attraversarono la sua testa in quei giorni di confusione…
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