Puntata n°3
Aumentiamo la difficoltà: telescopi vs ottiche fotografiche
di Cristian Fattinnanzi
Negli scorsi articoli di questa serie abbiamo visto come prendere confidenza con il cielo e come iniziare ad ottenere le prime immagini astronomiche con obiettivi fotografici tendenzialmente grandangolari. Il periodo di apprendimento delineato permette di iniziare a familiarizzare con tutte quelle problematiche tipiche della fotografia notturna e più nello specifico di quella astronomica.
Chi avrà messo in pratica quanto descritto si sarà reso conto di come il veder comparire sui nostri display soggetti come la striscia della Via Lattea, o la tipica forma di una costellazione o perché no un particolare allineamento planetario, restituisca una soddisfazione personale che raramente lascia indifferenti.
Abbiamo presentato sia le tecniche più semplici, con la sola fotocamera montata su un cavalletto, che quelle immediatamente più evolute, grazie all’utilizzo di un astroinseguitore per evitare il mosso dovuto alla rotazione terrestre.
Riprendendo il discorso, ricordiamo come il tracking messo a disposizione dagli astroinseguitori permetta di ottenere stelle puntiformianche allungando notevolmente i tempi di esposizione, con conseguenti risultati di elevata qualità grazie al fatto di non dover esasperare l’impostazione degli ISO della fotocamera.
Molti degli astroinseguitori in commercio permettono però di realizzare qualcosa oltre la semplice fotografia a largo campo con ottiche grandangolari, garantendo ottimi risultati con focali che possono raggiungere e superare abbastanza frequentemente anche i 300mm.
Questa caratteristica consente all’aspirante astrofotografo di cimentarsi in fotografie più specificatamente rivolte ai singoli oggetti del cielo profondo, abbandonando per forza di cose l’abbinamento al paesaggio terrestre dato che il campo inquadrato sarà molto ridotto rispetto a quando si usano focali sotto ai 50mm equivalente su full-frame.
Molti oggetti che sicuramente avremo identificato in scala piuttosto ridotta già nelle nostre foto grandangolari, attrarranno la nostra attenzione e ci invoglieranno a ritrarli con un ingrandimento ed una risoluzione maggiore.
Ciò si ottiene utilizzando obiettivi con lunghezze focali superiori a quelle che abbiamo descritto finora, nei limiti offerti dall’inseguimento tramite un astroinseguitore o di una piccola montatura motorizzata Non ci addentreremo per ora nelle più evolute tecniche di inseguimento con autoguida, che descriveremo più dettagliatamente in futuro.
Iniziamo ora con qualche informazione per scegliere in modo consapevole l’ottica più adatta alla nostra fotocamera,reflex o mirrorless, che abbia in ogni caso la possibilità di montare ottiche alternative a quella di serie. E’ bene sapere che il passo tra un teleobiettivo fotografico (con focale fissa o zoom) ed un piccolo telescopio spesso è molto breve e i confini vaghi, ma ognuno di questi strumenti ha dei pro e dei contro che sarà giusto analizzare.
Prima di tutto è fondamentale capire come quantificare tecnicamente l’ottica.
L’articolo completo è pubblicato in Coelum Astronomia n°260 di febbraio/marzo 2023
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