Veniamo ora agli aspetti più tecnici che caratterizzeranno questo grande telescopio solare e alle problematiche che il progetto dovrà affrontare e risolvere.
Che caratteristiche particolari avrà il Broad Band Imager?
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Salvatore Scuderi – Il BBI (Broad Band Imager) è una camera per immagini a larga banda che sarà uno degli strumenti di prima luce del telescopio EST. Il suo scopo è ottenere immagini in un intervallo di lunghezze d’onda compreso tra i 390 e i 900 nm ad elevata frequenza temporale (50 immagini al secondo) con una risoluzione spaziale di almeno 0.04″ ed un campo di vista non inferiore ai 2arcmin x 2arcmin.
Il BBI avrà due modi osservativi alternativi:
a) ad alta risoluzione per sfruttare al meglio le prestazioni del sistema di ottiche adattive del telescopio EST
b) a largo campo di vista per permettere di utilizzare l’intero campo corretto del telescopio.
Il BBI avrà tre canali ottici, ognuno specializzato in un particolare intervallo di lunghezze d’onda. Il disegno di ogni canale prevede un doppietto comune ed una coppia di doppietti differenti che selezionati tramite l’utilizzo di un meccanismo permetterà di avere accesso ad uno dei due modi osservativi. Un sistema di separatori di fascio indirizzerà poi la luce su tre differenti rivelatori. La selezione delle lunghezze d’onda avverrà utilizzando dei filtri interferenziali o ad etalon montati su opportuni meccanismi.