Le osservazioni visuali

vista la tipologia del fenomeno, flash luminosi con durata inferiore al secondo, ad occhio nudo, non è stato semplice rilevare il fenomeno, se non guardando esattamente nella direzione della luce quando essa appariva e nei casi in cui si manifestavano particolarmente brillanti.

Flash luminosi osservati visualmente al Lago Ojungen

coordinate postazione osservativa 62° 50’ 19.2’’N e 11° 11’ 15.2’’E.

direzione Nord 28-29/09/2003 dalle 01:40 alle 02:20 ( TMEC)

Orario Magnitudine Colore Altezza
01:18 0 Bianco 15-20°
01:20 +1 Bianco 10°
01:26 -1
Giallo-rossastra
20°
01:32 -3 Gialla 15°

Le riprese fotografiche

In una fotografia ripresa con una camera digitale Nikon Cooplix 5700 dotata di sensore a colori da 5 Megapixel, una posa di 5 minuti con funzione di riduzione del rumore inserita, si nota un doppio flash luminoso sospetto. In questo specifico caso una precauzione in più è d’obbligo, per la differente tipologia di ripresa:

1) durante la posa nuvole sparse si muovevano nel campo inquadrato, velando il cielo e interrompendo in più punti la traccia luminosa lasciata dalla stella sul sensore, per cui la luce sospetta potrebbe essere una stella apparsa per pochi istanti fra le nubi.

2) Nelle lunghe pose ottenibili con le digicam, sono sempre in agguato gli hot pixel, che appaiono proprio come punti luminosi sulle immagini.

CONCLUSIONI

La raccolta e l’analisi dei dati qui presentati, non consentono sicuramente di comprendere la natura del fenomeno osservato e registrato. Tuttavia, anche se nel ruolo di semplici astrofili e con i limitati mezzi a disposizione, speriamo di aver potuto mettere a frutto l’esperienza maturata in questi anni con la ripresa video delle meteore e con le tecniche di elaborazione di immagini planetarie, per dare un contributo alla complessa ricerca sulla fenomenologia di Hessdalen . Spetterà ora ai ricercatori del CNR, che hanno preso visione del nostro materiale e che in Febbraio torneranno in Norvegia, per una missione invernale, sponsorizzata dal CIPH, formulare nuove ipotesi su quello che rimane ancora oggi un affascinante enigma scientifico.