Nell’articolo Eclisse totale di Luna: che fare? pubblicato su Coelum n.149 a pag 34, l’autore, Daniele Gasparri, ci dà qualche suggerimento per sfruttare proficuamente i 100 minuti di totalità offerti dall’eclisse indicandoci alcuni metodi per riprendere il fenomeno.
Riportiamo qui sotto il metodo di ripresa a largo campo della totalità oltre a quello in HDR (High Dinamic Range) già disponibile online delle fasi parziali. Per orari e circostanze qui
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Indice dei contenuti
Immagine profonda a largo campo della totalità
Forse non tutti gli appassionati ci hanno fatto caso (o forse sì), ma l’ultima eclisse lunare totale visibile dall’Italia risale all’ormai lontano 21 febbraio 2008 (per di più avvenuta a ore quasi impossibili e nascosta dal maltempo in gran parte della penisola). Fortunatamente, la lunga attesa sta per avere fine e il 15 giugno potremo assistere a una nuova eclisse totale, l’unica visibile dall’Italia fino al 2015 e la più lunga degli ultimi decenni, con una fase di totalità della durata di ben 1 ora e 40 minuti.
Purtroppo noi osservatori italiani non potremo gustarci appieno tutto il fenomeno; la Luna, infatti [vedi la descrizione delle circostanze qui e a pag. 59 di Coelum 149], sorgerà sui nostri orizzonti già quasi completamente eclissata e tutte le successive fasi si verificheranno con il satellite non molto alto sull’orizzonte.
Pazienza! Visto che questa sarà l’unica eclisse totale visibile qui da noi in un periodo di sette anni, converrà comunque sfruttarla nel migliore dei modi; questo articolo, infatti, nasce proprio per indicare ai lettori le applicazioni fotografiche potenzialmente più originali e suggestive per celebrare il fenomeno.
L’avverbio potenzialmente non è messo a caso: la spettacolarità di un’immagine dipende criticamente dall’abilità personale, dall’esperienza e anche da un pizzico di senso artistico, tutti ingredienti abbastanza difficili da trasmettere attraverso le pagine di una rivista.
Una classica applicazione fotografica, di grande impatto, è quella che consente di mettere in evidenza il cono d’ombra della Terra attraverso una tecnica piuttosto semplice.
Una reflex digitale munita di un obiettivo di focale compresa tra 200 e 700 mm è posta su una montatura equatoriale che segue il moto di rotazione della Terra.
Senza effettuare alcuna correzione per quanto riguarda il moto della Luna, si scattano almeno tre immagini: una prima della totalità, con il disco lunare oscurato per circa il 50%, un’altra nella fase centrale della totalità e l’ultima quando ormai la parte illuminata ha già riconquistato il 50% del satellite.
Mediando le tre immagini e avendo cura di effettuare l’eventuale allineamento sulle stelle di campo, il diametro dell’ombra della Terra risulterà perfettamente delineato dal disco lunare parzialmente eclissato.
Sfortunatamente questa tecnica non si può applicare in modo efficace in questa particolare eclisse, perché la Luna sorgerà sui nostri orizzonti prossima alla fase totale, ma tentare, soprattutto per gli osservatori più a est della nostra penisola, di certo non può far male, anche perché questa tecnica è complementare sia alla sequenza che alla ripresa di un time-lapse. H
Questo tipo di ripresa è stata, a torto, poco sfruttata nel corso delle eclissi passate, ma può risultare spettacolare, soprattutto in questa circostanza.
Uno dei fenomeni più belli che si verificano durante la totalità, oltre al colore rosso della Luna, è il fatto che finalmente la sua luce non cancella tutte le stelle nel cielo, anzi, quel piccolo disco rosso ben si adatta alla luminosità dei campi stellari circostanti (e tanto più in questa eclisse, che promette di essere molto scura).
Nell’eclisse del 15 giugno, al momento del massimo oscuramento la Luna si troverà in Ofiuco, nei pressi del centro della Via Lattea: la situazione ideale per ottenere un’immagine profonda a medio-largo campo che mostri la Luna eclissata e i principali oggetti deep-sky presenti nella zona (tra cui la nebulosa Laguna, la Trifida, Antares, M4)!
Per questo scopo vi serve una reflex digitale su una montatura equatoriale motorizzata.
La scelta degli obiettivi è a vostro piacimento, ma tenete presente che le nebulose più interessanti si troveranno verso est ad almeno 6° di distanza (ad esempio la Laguna). La ripresa dovrebbe essere eseguita successivamente alla fase massima della totalità, verso le 22:30 locali, quando il cielo è finalmente abbastanza scuro. Per quanto riguarda tempi di esposizione e diaframmi, vi consiglio di fare delle prove, tanto di tempo ve ne è in abbondanza. In generale, il migliore risultato si ottiene con una combinazione esposizione/sensibilità/diaframma tale che il disco lunare risulti vicino alla saturazione (senza saturare). La somma di almeno una ventina di scatti vi restituirà un’immagine sufficientemente profonda.
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Sebbene vi siano difficoltà legate all’altezza e al chiarore dell’orizzonte, voglio lanciare una sfida: chi di voi riuscirà a immortalare nel migliore dei modi la Luna in eclisse totale immersa nelle nebulose e negli ammassi stellari di questa ricca zona di cielo? Non ho ancora avuto il piacere di ammirare un’immagine del genere, spero che qualcuno di voi raccolga la sfida e invii le immagini alla redazione.
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Su Coelum 149 in edicola scoprite gli altri metodi per la ripresa di un eclisse totale di Luna, spiegati nel dettaglio da Daniele Gasparri:
NB. Eccezionale l’idea di sfruttare l’occasione di un’eclissi centrale nel Sgr per fotografare il profondo cielo circostante. Ci proverò. L’eclissi totale di Luna del 15 giugno si potrà vedere a Roma anche sul maxischermo allestito sulla terrazza dello Zodiaco (Monte Mario) dove il fenomeno sarà proiettato in diretta da un telescopio (a partire dalle 21.30). Evento gratuito a cura dell’Accademia delle Stelle di Roma: accademiadellestelle.org
per calcolare i parmetri e la visiblità delle eclissi
http://itunes.apple.com/us/app/eclipse-calculator/id436018730?mt=8