Aggiornamento 11/5/2006
La posizione dei frammenti C, B, G della cometa il 14 Maggio 2006.
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Ci siamo, lo spettacolo annunciato già da parecchi mesi in questa rubrica sta per arrivare alla stretta finale: la cometa 73P/Schwassmann-Wachmann è ormai prossima al passaggio al perielio del prossimo 6 giugno, ma prima ancora, a metà maggio, raggiungerà la minima distanza dalla Terra, arrivando a soli 12 milioni di chilometri (0,0735 UA).
Questo significa che potremo assistere molto da vicino a quanto sta già accadendo da qualche settimana. Come è noto, infatti, la cometa si presenta frammentata in più parti, e dopo le componenti C, B e G, rinvenute rispettivamente il 22 ottobre 2005, il 6 gennaio 2006 e il 20 febbraio 2006, le scoperte sono aumentate a tal punto che mentre scriviamo si contano ormai una ventina di frammenti. Insomma, sta avvenendo qualcosa di molto simile a quanto accadde 12 anni fa alla Shoemaker-Levy 9, che finì la sua corsa impattando su Giove con un “treno” di 21 piccole comete.
Il bello è che ognuno di questi frammenti segue una propria evoluzione fisica e fotometrica, disgregandosi in parti ancora più piccole o accendendosi in improvvisi outburst, come la componente B, ad esempio, che dopo essere aumentata in poche ore di 3 magnitudini agli inizi di aprile ha dato l’impressione di essersi vaporizzato, ma che poi in immagini del 14 è tornato a mostrare il falso nucleo. Al momento, il frammento C sembra sia l’unico in grado di arrivare integro al perielio, mostrandosi (anche ad occhio nudo) con una luminosità che potrebbe raggiungere la mag. 3-4. La situazione è però in continua evoluzione e le sorprese non mancheranno sicuramente.
ATTENZIONE!
Tra il 7 e 8 maggio la componente principale passerà ad un paio di primi d’arco dalla nebulosa planetaria M57 (e forse proprio “sopra” la vicina galassia NGC 1296), raggiungendola la mattina dell’8!
Una grande occasione per realizzare riprese spettacolari!
Tra l’11 ed il 12 la componente principale passerà circa 4 gradi a sud dal Velo del Cigno, e nei giorni a seguire, come una squadra di aerei, le 3 componenti principali attraverseranno la parte occidentale della costellazione del Pegaso.
Si tenga presente che da metà mese in poi diminuirà sempre più l’elongazione dal Sole, per cui le osservazioni si dovranno condurre la seconda parte della notte (la cometa sorgerà dopo la mezzanotte, ma bisognerà attendere un po’ prima di averla abbastanza alta sull’orizzonte). Gli astrofotografi dovranno poi tener conto del veloce moto proprio apparente dei tre frammenti principali nel periodo a cavallo del massimo avvicinamento alla Terra.