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Verso Marte e oltre!
Il rover dell’ESA Rosalind Franklin ha completato con successo tutti i test funzionali e la manutenzione necessaria.
Strumenti ed equipaggiamento sono pronti per il volo: il 2022 non poteva incominciare meglio!
«Il rover è pronto per la sua missione» ha dichiarato Pietro Baglioni, a capo del team ExoMars dell’ESA, «Il recente successo dei test di qualifica del paracadute ci dà la confidenza necessaria per poter iniziare la campagna di lancio nei tempi previsti».
Solo una volta ogni due anni si presenta la possibilità per un veicolo spaziale di raggiungere Marte, nel minor tempo possibile (circa nove mesi). Grande quindi l’entusiasmo per questa missione; in attesa del volo, Rosalind si trova in una camera ultra-pulita presso la sede di Thales Alenia Space a Torino. È infatti importante evitare ogni tipo di contaminazione prima della partenza. Accanto al rover, la sua futura compagna di viaggio: la piattaforma di atterraggio Kazachok.
Dopo un’ulteriore revisione finale verso Aprile di quest’anno, tutti i componenti del veicolo spaziale (ovvero modulo di trasporto Terra-Marte, modulo di discesa con piattaforma di atterraggio e rover) saranno spediti presso il sito di lancio a Baikonur nel Kazakistan.
«Prima di questo ultimo viaggio, dovremmo caricare sul rover un software che faciliterà l’esplorazione autonoma di Marte», spiega Pietro Baglioni.
Primi passi in territorio marziano
Questa sarà la fase cruciale della missione.
Dopo il delicato momento di atterraggio del rover sulla piattaforma, l’uscita da Kazachok sarà la fase più attesa: un’operazione complessa, che gli ingegneri hanno studiato nei minimi dettagli già qui sulla Terra.
Nella sede di ALTEC, il gemello del rover Rosalind Franklin (chiamato Amelia), ha eseguito diversi test in un simulatore terrestre del pianeta rosso. Qui in arco di tempo di cerca 15 minuti, è stata simulata l’intera fase di sviluppo ed uscita del rover dalla piattaforma, ma in realtà su Marte tutto ciò durerà qualche giorno (all’incirca una settimana). Infatti, dopo l’atterraggio, il veicolo sarà sottoposto ad una serie di controlli e self test, prima di procedere al sollevamento delle ruote e al dispiegamento dei pannelli solari e dell’asta con le telecamere.
Andrea Merlo, Capo della Robotica presso Thales Alenia Space, afferma: «L’uscita del rover su Marte è un’operazione delicata. Dobbiamo essere attenti e farlo funzionare molto lentamente, per garantire che tutte quante le strumentazioni funzionino in sicurezza».
Kazachok ha due rampe d’uscita: una anteriore e posteriore. Rosalind è progettato per percorrere anche pendenze assai ripide, ma spetta alla stazione di controllo terrestre decidere come far muovere il rover.
«Attendiamo questo momento da tanto tempo», racconta Pietro Baglioni, «Nel 2021, a causa dei disagi della pandemia di COVID-19 l’impegno per arrivare alla fine del progetto è stato notevole, con doppi turni e senza pause. Ma grazie alla collaborazione tra l’industria europea e quella russa, siamo giunti al capolinea».
Dietro le quinte
In fase di progettazione sono state riscontrate alcune problematiche. Per risolverle, ingegneri e tecnici hanno lavorato in parallelo sui vari moduli dello spacecraft, incluso il sistema paracadute e l’elettronica del modulo di discesa. Nel frattempo, a Baikonur sono iniziati i preparativi per la campagna di lancio ed il team responsabile per le operazioni è pronto presso il centro ESOC di Darmstadt in Germania.
Pietro Baglioni conclude: «Il 2023 è alle porte, e finalmente anche Rosalind potrà unirsi agli altri rover marziani con un laboratorio scientifico qualificato a bordo. E’ un passo importantissimo per l’industria spaziale europea».
Per approfondimenti:
Release:https://www.esa.int/Space_in_Member_States/Italy/Verso_il_lancio_di_ExoMars