Mattina del 12 aprile 1961, ore 7:05.

Gagarin COELUM 40_img_1

Adesso che è arrivato sulla cima riesce a vedere la pianura che si stende tutt’intorno. Sotto, l’enorme spiazzo di cemento sgombro e sopra il cielo terso e azzurro, reso abbagliante dal Sole del mattino.

La foto originale della partenza della Vostok 1 sotto la spinta possente del vettore a tre stadi SL-3 Sapwood
La foto originale della partenza della Vostok 1 sotto la spinta possente del vettore a tre stadi SL-3 Sapwood

Alza la testa, per vedere se c’è un “lassù”, un punto, un luogo di cui possa dire è proprio lì che sto andando. Ma lassù c’è solo un oceano indistinto. Una porta di luce, gli viene da pensare. Riuscirò ad attraversarla? E dopo?
C’è poco tempo, un tecnico controlla ancora il suo equipaggiamento, e decide per lui che è venuto il momento di entrare, di adagiarsi sul sedile. Altri uomini, che pure conosce e che ora gli sembrano stranamente distanti, come se appartenessero ormai ad una vita non sua, controllano cinture, strumentazione, contatti e frequenze radio, prese d’ossigeno, comandi. Infine si ritirano con un gesto di saluto, e il portellone si chiude lasciandolo solo.

Indice Articolo:

  1. Mattina del 12 aprile 1961, ore 7:05
  2. La partenza
  3. L’intervista
  4. È stato davvero il primo?
  5. Yuri Alekseyevich Gagarin
Gagarin durante il trasferimento alla base di lancio. Alle sue spalle Leonov, cosmonauta di riserva.
Gagarin durante il trasferimento alla base di lancio. Alle sue spalle Leonov, cosmonauta di riserva.

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