Le immagini dell’Hubble Space Telescope (HST) del gennaio 2010 mostrano che Plutone non è solamente un pianeta (nano) ricco di ghiaccio e roccia, ma un mondo dinamico con cambiamenti importanti sulla sua superficie.
Questi cambiamenti sono guidati dai cambiamenti stagionali causati sia dalla forma ellittica dell’orbita (Plutone impiega 248 anni a compiere un’intera rivoluzione intorno al Sole) sia dall’inclinazione dell’asse di rotazione, cosa che non si ha nel caso terrestre dove i cambiamenti climatici sono dovuti solo all’inclinazione dell’asse di rotazione e non alla forma dell’orbita terrestre.
Le stagioni sono molto irregolari a causa dell’orbita ellittica di Plutone, le transizioni primavera-estate (polare) avvengono velocemente nell’emisfero settentrionale di Plutone perché il pianeta si muove più velocemente lungo la sua orbita quando è più vicino al Sole.
Le osservazioni con i telescopi terrestri, eseguite tra il 1988 e il 2002, mostrano che la massa atmosferica raddoppia nel corso del tempo. Questo potrebbe essere dovuto al riscaldamento e alla sublimazione del ghiaccio di azoto. Le nuove immagini ottenute tra il 2002 e il 2003, una volta analizzate, forniranno nuovi indizi essenziali su come si manifestano le stagioni e maggiori informazioni sull’atmosfera stessa.
Le immagini ottenute dalla ACS (Advanced Camera for Surveys) di Hubble sono utili per pianificare i dettagli del flyby di New Horizons nel 2015, la prima sonda che passerà vicino a Plutone così velocemente che sono un solo emisfero sarà fotografato in grande dettaglio.
Quello che è emerso da questi nuovi dati è la presenza di un punto luminoso sulla superficie di Plutone, che probabilmente è una zona ricca di ghiaccio di CO (monossido di carbonio). Capire questa zona chiara e la zona vicina ricoperta di materiale scura sarà uno dei prossimi obiettivi di New Horizons.