Se anche in astronomia Leonardo pare non abbia fatto scoperte, fa certo impressione il suo intuito in tanti problemi che solo molto più tardi trovarono soluzione, ad esempio la citata proto-teoria eliocentrica. In questa sede ci siamo limitati a qualche cenno ai suoi studi più notevoli, tralasciando, ad esempio, la sua spiegazione del colore azzurro del cielo, le sue ricerche sulla scintillazione delle stelle, i problemi di fisica terrestre e molti altri ancora, nei quali ha lasciato un’indelebile impronta di geniale pioniere.
Per quanto invece riguarda i suoi studi di ottica, che erano stati dettati dalle gravi difficoltà che si presentavano nel campo delle arti figurative, egli si trovò di fronte ad un complesso di misteri per nulla svelati dalle alquanto dissestate teorie vigenti.
I suoi sforzi per rendere ragione dei fenomeni della visione e di trovare una regola alla rifrazione, appaiono oggi veramente prematuri e sostanzialmente inconcludenti.
E’ certo però che i suoi esperimenti ottici e fisici, effettivamente realizzati o solo pensati, precorrono le metodologie deduttive che diverranno regola comune durante la Rivoluzione scientifica.

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