Prima delle protagoniste del mese però, ancora due parole sulla C/2021 A1 Leonard sono doverose, anche se al momento della stesura di questo resoconto è ancora potenzialmente visibile e magari capace di riservare sorprese. In tanti sono rimasti delusi, perché è stata una cometa elusiva, che è cresciuta in luminosità proprio quando le condizioni osservative si sono fatte difficili. È però andata oltre le previsioni dato che un probabile outburst verso metà dicembre l’ha portata a brillare di terza magnitudine, forse addirittura qualcosa in più.

Purtroppo in quel momento si è mostrata appena dopo il tramonto in un cielo molto chiaro ed in procinto di tramontare, cosa che l’ha resa obbiettivo di pochi, ma ciò ne fa comunque un oggetto di tutto rispetto. Pensavamo di averla salutata il 12 dicembre, giorno del suo massimo avvicinamento alla Terra ed ultima giornata in cui si mostrava in un cielo buio ed invece è rimasta inaspettatamente protagonista anche la settimana successiva, quando personalmente le ho dato la caccia in molte serate, riuscendo prima a fotografarla e poi ad osservarla in condizioni estreme il 17 dicembre, giorno in cui si trovava a poco più di cinque gradi da Venere (foto in testa a questo articolo). In quel caso, con un binocolo 20×90, l’ho percepita come un minuscolo sbuffetto appena staccato dal fondo cielo. Avviata verso il perielio del 3 gennaio vedremo, come già ricordato sopra, se avrà ancora qualcosa da mostrare ed in ogni caso la ricorderemo come la cometa più luminosa del 2021 ed una delle più luminose degli ultimi anni.

Passiamo ora agli oggetti di gennaio:

La 67P Churyumov-Gerasimenko, ormai in allontanamento ed ai saluti, si mantiene ancora discretamente luminosa (attorno alla nona-decima magnitudine) e quindi varrà la pena cercarla. La potremo trovare nel Cancro, nei dintorni della stella 48 Cancri di quarta grandezza, osservabile già proficuamente intorno alle 22.00 e poi per tutta la notte.

Forse però l’oggetto più interessante del mese, osservabile qualche ora prima (verso le 18.00 a inizio mese e alle 19.00 a fine gennaio) è un’altra periodica, la 19P/Borrelly, che si avvia verso il perielio previsto per il primo febbraio. Nel corso del mese risalirà dalla Balena, partendo non molto distante da Diphda (Beta Ceti) fino ai pesci, aumentando la propria luminosità dall’iniziale decima magnitudine fino attorno all’ ottava. Cometa storica scoperta oltre un secolo fa, il 28 dicembre 1904 dall’astronomo francese Alphonse Louis Nicolas Borrelly, ripassa dalle nostre parti ogni circa sette anni.

Dopo cena, nella costellazione dei Gemelli, potremo cercare la C/2019 L3 ATLAS, che dovrebbe brillare di decima mag. Già visibile da tempo, non ha variato molto la sua luminosità, mostrandosi molto piccola e compatta. Raggiungerà il perielio il 9 gennaio.

Infine prima dell’alba, al del termine della notte astronomica, potremo dare la caccia alla C/2017 K2 Pan STARRS nell’Ofiuco, posizionata non distante dalla stella alfa Ras Alhague, inizialmente un po’ bassa sull’orizzonte ma in seguito sempre più alta.

Questa cometa, secondo le previsioni, è attualmente l’oggetto in prospettiva più luminoso nel 2022. Verso metà anno dovrebbe infatti brillare di un’ottima sesta magnitudine. Ne riparleremo, ma intanto cominciamo a seguire la sua crescita. A fine mese dovrebbe aver raggiunto la decima magnitudine.