Vi racconto una storia.
C’era una volta una regina, una guerriera che guidava con saggezza un popolo di sole donne dalla pelle color ebano. Il suo nome era Califia. Narra la leggenda che lei e le sue donne abitassero un’isola dell’oceano Indiano, la mitica e ricchissima Isola di California, o Califerne, come venne soprannominata nella Chanson de Roland. Le sue gesta furono narrate nella novella “Le avventure di Esplandián”, scritta nel 1510 dallo spagnolo Garci Rodríguez de Montalvo.
Oggigiorno, lo stato americano della California ha ereditato il nome da questa mitica isola grazie ai primi esploratori che, nel 1536, al seguito di Hernán Cortés, così la battezzarono, nella convinzione di essere approdati su di essa. Anche nello spazio c’è un’isola dai mille colori, la cui forma ricorda proprio quella dello stato americano ed i colori di questa immagine evocano proprio i colori del sole e dell’oro. Non a caso la California è soprannominata “The Golden State” (lo Stato dell’oro), in omaggio alla corsa all’oro californiana, iniziata nel 1848 ed anche “Lo Stato del Sole”, a causa del suo clima molto soleggiato e arido. Questa nube molecolare dista soli 1000 anni luce dal braccio di Orione, dove risiede il nostro Sole. E’ una nebulosa ad emissione che si estende per circa 100 anni luce. In essa risplendono di luce rossa gli atomi di idrogeno ionizzati, che si ricombinano con gli elettroni perduti, che erano stati strappati dalla energetica luce di una stella, XiPersei, che risplende a destra della nebulosa. Questa nebulosa non è difficile da osservare. Infatti può essere vista anche con un telescopio a grande campo fluttuare in un cielo scuro nella costellazione di Perseo, non lontano dalle Pleiadi. Ma lontana e per sua stessa natura impalpabile, come lo sono le leggende, resta irraggiungibile, proprio come la leggendaria isola della regina Califia.