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Maura Tombelli e Fabrizio Bernardi del GrAM (Gruppo Astrofili Montelupo) e dell’Osservatorio Beppe Forti vincitori del Shoemaker NEO Grant 2021
La testimonianza di Maura Tombelli per Coelum Astronomia
Un riconoscimento prestigioso per gli astrofili del GrAM – Gruppo Astrofili Montelupo Fiorentino. Sono infatti tra i vincitori del Shoemaker NEO Grant 2021, indetto dalla Planetary Society. Il premio internazionale assegnato agli astrofili impegnati a cercare, tracciare e caratterizzare i NEO, ovvero gli asteroidi (e oggetti celesti) che orbitano vicino alla Terra.
Coelum Astronomia ha intervistato Maura Tombelli, astrofila con all’attivo la scoperta di ben 199 asteroidi, titolare del premio insieme a Fabrizio Bernardi.
Buongiorno Maura. Innanzitutto i nostri più sinceri complimenti a lei, a Fabrizio Bernardi e a tutti i collaboratori del GrAM! Mi auguro di non interrompere nessun lavoro al momento.
Buongiorno a voi! Vi ringrazio e assolutamente nessun disturbo: in questi giorni qua [a Montelupo Fiorentino, ndr] è nuvoloso, poi in queste notti a cavallo della Luna piena abbiamo potuto far poco… sa, di solito gli astrofili si riposano quando c’è Luna piena!
Ci parla del Premio? In cosa consiste e come si accede alle candidature?
La domanda di candidatura è stata fatta quasi per “scherzo”: nel senso che non credevo saremo stati scelti! Non avevamo mai provato a far domanda negli anni passati perché l’Osservatorio era ancora da finire, ma quest’anno (il 2021) abbiamo deciso di tentare. Siamo stati selezionati perché è stato riconosciuto il nostro grande lavoro: ci occupiamo infatti principalmente dei follow up dei NEO – Near Earth Objects e il Premio è rivolto agli astrofili che hanno bisogno di implementare la loro strumentazione per svolgere al meglio questo lavoro di ricerca. Con il GrAM abbiamo svolto molte ricerche, supportati naturalmente da professionisti: il nostro referente scientifico è Fabrizio Bernardi cofondatore di SpaceDyS, azienda italiana che fornisce servizi e software per le Agenzie Spaziali e l’industria aerospaziale. In questa azienda si occupano anche di calcolare le orbite asteroidali, verificando se possano rappresentare un pericolo per la Terra. Ogni giorno alle 17, all’Osservatorio Beppe Forti riceviamo la Priority List stilata dalla SpaceDys per controllare a nostra volta questi asteroidi.
Fabrizio Bernardi è l’altro nome che, assieme a lei, viene menzionato tra i vincitori del Premio.
Fabrizio è un amico, prima ancora che un collaboratore. Ci siamo conosciuti quando era ancora uno studente di astronomia, all’Osservatorio di Campo Imperatore. Poi ha lavorato per molti anni alle Hawaii, al telescopio Subaru di Mauna Kea, e ho avuto la fortuna di andare a trovarlo e lavorare con lui anche là, cementando la nostra amicizia. Fabrizio ci sta supportando molto e collabora strettamente con il GrAM.
Al GrAM sono stati assegnati 13 mila dollari. Cosa si potrà realizzare con questa cifra?
Con la somma del Premio acquisteremo una nuova camera con sensore CCD più grande, per consentire un campo visivo molto più ampio (40×40 arcominuti). Finora coprivamo un campo molto più ristretto; gli asteroidi pericolosi per la Terra si muovo velocemente sullo sfondo del cielo e ad attraversare questa porzione di cielo ci impiegano poco: con un campo più grande possiamo seguire meglio questi oggetti. Con una camera ad alta efficienza quantica sarà possibile catturare un maggior numero di fotoni e quindi catturare anche le magnitudini di oggetti più deboli.
I successi del Gruppo Astrofili di Montelupo Fiorentino non si arrestano. Ci parla di qualche numero?
In Italia siamo al secondo posto, subito dietro all’Osservatorio Schiapparelli, per lo studio dei NEO. Inoltre siamo sedicesimi a livello mondiale! Mi è arrivata proprio ieri la comunicazione. Non posso che esserne orgogliosa!
Un consiglio per tutti gli appassionati astrofili che vogliono avvicinarsi a questo mondo della “caccia agli asteroidi”?
Innanzitutto: l’unione fa la forza. Avvicinatevi ai gruppi astrofili della vostra zona. E poi: il campo dell’astronomia è pieno di cose da fare. A partire da osservare il cielo ed emozionarsi, fino a dare importanti contributi anche nel nostro piccolo. Ci sono tante cose che possono servire, oltre a monitorare i NEO, come anche lo studio delle stelle variabili. E poi le foto astronomiche, in grado di ricordarci la bellezza del nostro cielo.