Puntuale come un orologio svizzero

18 minuti.
Anzi, a voler essere precisi: 18 minuti e 18 secondi.

È questa la cadenza di un insolito segnale captato dal radiotelescopio australiano Murchison Widefield Array, che sembra derivi da una sorgente misteriosa.

Il primo a individuarlo è stato uno studente universitario australiano, Tyrone O’Doherty, durante il lavoro per la tesi di laurea, analizzando dati raccolti dal 3 gennaio al 28 marzo 2018.

«L’impulso arriva ogni 18 minuti e 18 secondi, puntuale come un orologio svizzero», afferma l’astrofisica Natasha Hurley-Walker, che ha condotto l’indagine dopo la scoperta dello studente «Di solito oggetti nell’universo, come le pulsar, si accendono e si spengono con regolarità, ma questa è una frequenza con una precisione tale che non mai stata osservata prima».

Telescopio Murchison Widefield Array nel deserto dell’Australia occidentale. Credit: MWA

Gli astronomi che hanno osservato il fenomeno lo hanno definito come “qualcosa di un po’ inquietante”. Ora il team sta cercando scoprire la natura dell’oggetto.

Ordinando i dati raccolti, gli scienziati sono riusciti a stabilire che l’oggetto si trova a circa 4.000 anni luce dalla Terra. Sembra essere incredibilmente luminoso e ha un campo magnetico estremamente forte, ma ci sono ancora molti misteri di risolvere.

«Considerando le regole della matematica fino ad ora conosciute, tale oggetto non dovrebbe avere tutta questa potenza per poter emettere onde radio ogni 20 minuti circa», prosegue Hurley-Walker, «La sua esistenza sarebbe quasi impossibile».

I ricercatori sostengono che l’oggetto potrebbe essere qualcosa di già teorizzato, ma non ancora osservato: una “magnetar di periodo ultra lungo” (ultra-long period magnetar). Ovvero una tipologia di stella di neutroni che ruota lentamente e la cui esistenza è prevista dalla teoria, ma che nessuno si aspettava di rilevare direttamente. In particolare, i ricercatori non si aspettavano fosse così brillante.

Questa immagine mostra la Via Lattea vista dalla Terra. L’icona a forma di stella mostra la posizione del misterioso segnale ripetuto. Credits: Dott.ssa Natasha Hurley-Walker (ICRAR/Curtin).

Oppure un’altra ipotesi è che si tratti di una nana bianca (residuo di una stella collassata).

«Ma anche questa ipotesi è piuttosto insolita. Conosciamo solo una pulsar nana bianca, che comunque non è in grado di rilasciare un simile energia», spiega la Hurley-Walker, «Potrebbe essere infatti qualcosa di completamente nuovo. Ulteriori rilevamenti saranno utili per comprendere se questo sia stato un caso isolato, o se ci troviamo di fronte ad una nuova classe di oggetti celesti».

La scoperta è stata recentemente pubblicata su Nature.

Fonti:

Nature (January 2022): “A radio transient with unusually slow periodic emission” by N. Hurley-Walker, X. Zhang, A. Bahramian, S. J. McSweeney, T. N. O’Doherty, P.J. Hancock, J. S. Morgan, G. E. Anderson, G. H. Heald & T. J. Galvin.