Nuovi vettori per gli Stati Uniti
Lo HEFT (Human Exploration Framework Team), l’organismo nominato dal presidente americano Obama e incaricato di definire le direttive per l’esplorazione umana dei prossimi anni, ha stabilito le caratteristiche del nuovo HLV, il lanciatore pesante che dovrà supportare le future missioni umane all’esterno dell’orbita terrestre bassa.
Scartato lo Shuttle-C, che in pratica era l’attuale sistema STS con una semplice stiva agganciata al posto della navetta, erano rimasti due tipi di vettori “in linea” con due capacità differenti: uno da 70 ed un altro da 100 tonnellate trasportate in orbita bassa.
Ora lo sviluppo si è orientato verso quello con maggiore capacita e la struttura di questo vettore è basata proprio sull’attuale hardware Shuttle.
Ad un primo stadio del diametro di 8,5 metri contenente i propellenti criogenici (guarda caso le stesse caratteristiche dell’attuale ET) e con 5 motori RS25 (gli SSME) vengono accostati due booster SRB a stato solido a 5 segmenti (uno in più degli attuali).
Con questa configurazione la capacità si attesta sulle 108 tonnellate in LEO, mentre aggiungendo uno stadio superiore con uno o due motori J2-X (derivati dai vettori Ares in fase di progetto) la capacità salirebbe a 130 tonnellate, sempre in LEO.
Sostanzialmente si ritorna alla configurazione dell’Ares V, il vettore pesante del programma Constellation cancellato l’anno scorso. Si tratta di una copia leggermente ridotta del vecchio progetto, con la differenza che stavolta è un’idea di Obama.
È chiaro che un vettore pesante è indispensabile e gli USA non possono farne a meno. In tempo di crisi tutto ciò che fa risparmiare, anche solo una parte di progetto già eseguito, è importante e ottimizza lo sviluppo minimizzando gli sprechi. Anche alla luce dei problemi di budget.
Ma per l’accesso allo spazio serve anche un vettore certificato per il volo umano, dove la sicurezza è più importante del carico trasportabile.
È stato battezzato Liberty (perché potrebbe liberare gli USA dalla dipendenza dalle Soyuz) e sfrutterà sicuramente una buona parte del lavoro già fatto per il programma Constellation recuperando il recuperabile dal razzo Ares I. Ma non sarà uguale, per lo meno in una parte abbastanza importante.
Con una capacità di trasporto teorica di circa 20 tonnellate in orbita bassa, il Liberty non avrà problemi con le capsule attualmente in fase di progetto ed entrerà in concorrenza diretta con il vettore Atlas 5 e il Falcon 9. L’intenzione è quella di contenere i costi intorno ai 180 milioni di dollari a lancio, con una capacità produttiva di circa nove veicoli all’anno. Le previsioni per l’impatto occupazionale parlano di almeno 300 persone in più al KSC e oltre 400 nella sede ATK nello stato dello Utah, senza contare ciò che riguarda la Astrium che non si è ancora sbilanciata sull’argomento. Da notare che altre due grandi aziende sono coinvolte nel progetto: United Space Alliance (USA), storico partner NASA per la gestione dei sistemi di Terra e L-3 Communications, colosso dell’avionica che si occuperà del primo stadio.
Lo scopo principale di questo progetto è di rientrare nella seconda parte del finanziamento NASA per i veicoli privati per il trasporto umano, il CCDev-2 (Commercial Crew Development), che prevede un finanziamento di 200 milioni di dollari da distribuire fra i progetti proposti. Fra questi è presente anche SpaceX con Falcon 9.
Per quanto riguarda l’affidabilità dell’hardware direi che non ci sono dubbi, con motori SRB che funzionano da 30 anni e motori Vulcain 2 che arrivano da una serie ininterrotta di 41 successi consecutivi. Inoltre entrambi dovrebbero già essere certificati (almeno parzialmente) per il volo umano, il primo sia sullo Shuttle che su Ares I, mentre il secondo lo è sempre stato grazie alla possibilità per l’Ariane 5 di lanciare la navetta spaziale europea Hermes, cosa che però non ha mai fatto per la cancellazione del programma.
Con queste premesse il Liberty potrebbe essere già inaugurato nel 2015 con addirittura lanci di test nel 2013 e nel 2014.
Però in definitiva non è così semplice creare un nuovo vettore per il trasporto umano. I problemi possibili sono moltissimi, sia dal punto di vista della resistenza strutturale di componenti che vengono utilizzati in modo diverso da come erano stati inizialmente pensati (SRB a 5 segmenti o “core stage” dell’Ariane montato assialmente) e sia prettamente tecnici (come il motore Vulcain che non è previsto venga acceso in volo). Premesso questo, resta il fatto che la certificazione per il volo umano è sempre un grande problema e una questione che non ammette deroghe.
Vedremo.
Le possibilità si moltiplicano, ma solo il tempo ci dirà se i calcoli e le previsioni saranno poi rispettate.
…WOW…!!!
niente! mi appassiona l’astronomia da una decina d’anni e non so’ il perche so’ tante cose al riguardo ma solo a parole mie e con aggiunta di fantasia personale. vedo che wuando io parlo alla gente di quello che io so’ del sistema solare e di come funziona la geologia di ogni pianeta o stella che sia ,la gente si stupisce di quante cose io so . ma il punto e che io non so’ niente al confronto e io stesso mi sento molto ignorante della materia ma nello stesso tempo penso come fa’ la gente comune di qualsiasi rango e ceto a non sapere neanche cosa e il nostro sole e che noi viviamo vicino il bordo della nostra galassia e che ecc ecc ecc,booo era cosi tanto x dire parlo con pochissime o forse tante persone non so’ mi ascoltano solo x un po’ dopo gli appaio come una persona che vive sempre tra le nuvole. tutto qui questo e il mio commento.posseggo un telescopio modesto da tre anni e mi piacerebbe tanto sapere di strani oggetti che vedo passare sulla mia testa nel cielo tutte le notti e quasi e vi garantisco che non sono aeri o quant’altro.un saluto da un fan del vostro sito e appassionato dell’astronomia.ho tante teorie mie che sono sicuro che sono molto interessanti almeno x me.
NO, non se tu che vivi tra le nuvole!!!
A volte penso: perchè non sono nato nel 2200 o anche più avanti, chissà quante belle cose avrei potuto vedere. L’atterraggio su marte sarebbe ormai storia, e astronavi, (magari non belle come la NCC1701) ma sicuramente molto più veloci di quelle odierne.
Mi auguro che la NASA rispetti le date e che comunque si possa vedere la partenza per marte con equipaggio umano prima del 2020.
Mio padre era abbonato all’Euroclub e doveva comprare un certo numero di libri all’anno, a volte non sapeva neppure cosa prendere e chiedeva a me, che non andavo molto oltre Topolino. Avevo 12 anni o poco più, guardo sul catalogo e gli dico: prendi questo: “Colonie Umane nello Spazio di Gerard K. O’ Neill”… Nautilus X sembra uscire dritto da lì. Così pensavo dovesse essere il mio futuro, se non viverlo in prima persona almeno vederlo. Lo sto ancora aspettando adesso. Come molti altri vedo 🙂 un saluto a tutti.