Il focheggiatore è a pignone a cremagliera da 2.7″ e consente una messa a fuoco fluida e priva di giochi ma, purtroppo, mancano le tacche micrometriche tipiche dei Pentax SDP.
Ha una escursione totale di 7cm e sembra insensibile alle dilatazioni termiche. Il portaoculari da 50.8mm si avvita direttamente al focheggiatore e viene fornito di un adattatore da 31.8mm con un collare autocentrante che permette di mantenere perfettamente centrato qualsiasi accessorio evitando di rigarlo, come avviene con i sistemi a vite.
Purtroppo il collare autocentrante è presente solo nell’adattatore da 31.8mm e non in quello da 50.8mm. Le due grandi manopole per la regolazione della messa a fuoco sono facilmente utilizzabili anche con i guanti; una vite centrale sovradimensionata permette di bloccare e mantenere il focheggiatore nella corretta posizione di fuoco.
Il focheggiatore è ben realizzato, tuttavia mi sarei aspettato un sistema più raffinato come quelli demoltiplicati a due velocità con rapporto 1:10 che, ad esempio, TEC offre di serie. La Takahashi prevede un sistema demoltiplicato “Micro Edge Focuser” come accessorio, ma da una prova sul campo mi è apparso troppo leggero e con gioghi laschi.
A chi vuole sfruttare il TOA-130 in astrofotografia consiglio di applicare al focheggiatore con un sistema Feather Touch, oppure con un RoboFocus controllabile tramite PC.