DUE PASSI TRA I PIANETI

Si tracciano le orbite dei pianeti interni...

9 marzo 2012. Siamo a scuola, durante un’ora di supplenza: la nostra insegnante di Scienze ci propone un’attività insolita, quella di  tracciare le orbite dei pianeti sul pavimento. Ci vengono forniti spago, metro avvolgibile, pennarelli e nastro adesivo e ci mettiamo subito al lavoro. Entusiasti dell’iniziativa, a piccoli gruppi, cominciamo a tracciare sul pavimento le orbite dei pianeti, “collocando” il Sole in uno spigolo della parete. Per motivi di spazio poniamo 1 UA = 20 cm in modo che la stanza riesca a contenere l’intero sistema solare. Per semplicità i pianeti vengono considerati puntiformi e le orbite circolari. Così mentre un compagno tiene ferma l’estremità dello spago, un altro traccia con il pennarello (legato all’altro capo dello spago) l’orbita di un pianeta, scrivendo accanto a questa il nome del corpo celeste.

…e poi di quelli più distanti dal Sole.

A lavoro inoltrato possiamo già notare che i pianeti terrestri appaiono vicini al Sole, mentre quelli gioviani più lontani e distanti tra di loro. Ci accorgiamo inoltre che il sistema solare risulta pressoché “vuoto”, anche tenendo conto del fatto che i pianeti e il Sole per la scala utilizzata sono puntiformi. Ultimato il lavoro, il pavimento dell’aula rispecchia in modo chiaro e “simpatico” la disposizione dei pianeti.

Il tempo impiegato è stato relativamente breve (circa un’ora) considerando le difficoltà riscontrate nel tracciare le orbite di pianeti come Saturno, Urano e Nettuno per i quali abbiamo dovuto spostare a più riprese i banchi.

L’iniziativa è stata interessante, divertente e molto utile in quanto ci ha permesso di visualizzare i rapporti tra le distanze dei corpi del sistema solare.

Karin Felice, Federico Vale

La classe 5D tra le orbite dei pianeti.

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