Nasce Threads il nuovo social di dibattito di Meta, Coelum Astronomia sceglie di lasciare la parola
alla Direttrice Molisella Lattanzi

 

Nella categoria “social” trovano collocazione tutte le quelle applicazioni che tendono a ricreare un ambiente di socializzazione, più o meno spontanea, fra individui che presentano caratteristiche comuni. Stessa località di residenza per alcuni, interessi per altri, rete di affetti per alcuni ancora. Nel tempo inoltre è evidente come il settore sia evoluto non solo in termini tecnici, ogni app presenta una user experience sempre più performante, ma anche nel target da raggiungere.

Il pubblico infatti non è più un omogeneo blocco a cui “parlare” in ugual maniera ma oggi viene interpretato per fasce. Fasce di età spesso, ma anche genere, passioni e abitudini nella fruizione dei contenuti web. Su tutti è evidente il caso Facebook che nato come un grandissimo calderone in cui cuocere relazioni, opinioni, marketing e altro, oggi è più che altro utilizzato per la rete lavorativa, gli eventi e le dirette.

La curva esponenziale di crescita che aveva accompagnato FB si è leggermente normalizzata lasciando spazio per l’ascesa di altri progetti più o meno di successo come Telegram, WeChat e Weibo ma anche perdendo piattaforme storiche come MySpace o Flick.

Il video, senza alcuna pretesa di ufficialità, mostra l’andamento della crescita dei social in numero di utenti per anno. Il dominio di Meta è indiscusso ma altre industrie mantengono il passo come Google Inc con Youtube e i grandi colossi cinesi.

Negli scorsi giorni Meta ha lanciato il suo nuovo prodotto, Threads. Piattaforma che si pone sin da subito in dichiarata competizione con il pubblico di X, ex Twitter, quindi rivolgendosi ad utenti interessati a notizie, opinioni, comunicazioni e al dialogo, seppur nei limiti della capacità di comprensione reciproca che il mezzo per sua natura offre. Non dimentichiamo infatti che simili strumenti essendo totalmente privi della comunicazione non verbale diventano inevitabilmente per noi umani irriducibili analogici fonti di incomprensioni e tensioni.

Tornando al nuovo social e alla sua dichiarata specificità, la redazione si è interrogata sul migliore approccio con cui partecipare evitando, pratica fortemente sconsigliata, di riprodurre in un copia incolla infinito i medesimi contenuti su ogni canale. Fra le opzioni la scelta è ricaduta su una nuova via di comunicazione fra i lettori e la direttrice, uno spazio per una voce in grado di trasmettere la filosofia alla base delle scelte editoriali, le priorità e il taglio della rivista. 

Un canale di accenni storici e filosofici alla scienza ed alle sue influenze sulla società di oggi. Suggerimenti per le letture di approfondimento, citazioni da voci autorevoli e posizioni assunte nei confronti di scelte che possono impattare sulla formazione culturale dei cittadini europei e italiani.

Vi aspetto quindi in un nuovo ambiente in cui iniziare un dialogo e un confronto su temi cari a tutti noi.

Il nuovo canale THREADS di Molisella Lattanzi è raggiungibile qui https://www.threads.net/@molisellalattanzi

 


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