Ci si potrebbe scrivere un libro, sui “popular names” degli oggetti deep-sky. La maggior parte di essi ha un significato ovvio, suggerito quasi sempre da una forma che richiama qualcosa che ci è familiare; per altri nomi invece l’origine è abbastanza misteriosa – se non incomprensibile – provenendo di solito da una cultura, quella anglosassone, con tradizioni e riferimenti diversi dalla nostra. Per alcuni si prova un’immediata simpatia, per altri meno. Di quest’ultima categoria fanno parte, almeno a nostro parere, due belle nebulose che campeggiano appena alla sinistra della “W” di Cassiopea, e che per un eccesso di retorica gli anglosassoni hanno voluto associare al binomio Heart and Soul (Cuore e Anima), tanto da trasformare due rispettabili oggetti celesti in una diffusa “Carol” che in america ci si scambia per San Valentino…
Le due nebulose però sono splendide e meritano davvero una visita, anche se nel visuale ci si dovrà accontentare di rincorrere i particolari più luminosi, essendo la visione del quadro d’insieme riservata ai soli astrofotografi.
NGC 6934, sotto la coda del delfino – Nel tratto di cielo a metà strada tra eta Persei ed epsilon Cassiopeiae si distende assolutamente invisibile ad occhio nudo un enorme complesso di formazione stellare, ovvero una nuvola di idrogeno che, distante da noi circa 7000 anni luce, mostra le sue parti più dense e luminose in corrispondenza con le due nebulose ad emissione di cui vogliamo parlare questo mese.
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 50 di Coelum n. 174.