Da sinistra: Drew Morgan (NASA), Alexander Skvortsov (Roscosmos) e Luca Parmitano (ESA) posano per un selfie all'interno dell'Integration Building, a Baikonur, davanti ai motori del primo stadio del loro lanciatore Soyuz, che il 20 luglio li porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale. Crediti: GCTC-A.Shelepin

Il lancio doveva avvenire qualche giorno fa, il 6 luglio, ma perché allora non approfittare di una finestra utile proprio il giorno dell’anniversario dello sbarco sulla Luna?

E così sabato 20 luglio, alle 18:28, a 50 anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna, avranno l’onore di partire per la Stazione spaziale Luca Parmitano (ESA), Drew Morgan (NASA) e Alexander Skvortsov (Roscosmos) dal cosmodromo di Baiknonur in Kazakhstan.

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Se l’anniversario celebra un successo tutto americano, non dobbiamo dimenticare che se quel successo è stato possibile in gran parte è anche “grazie” alla rivalità con l’allora superpotenza sovietica. Eravamo in tempo di guerra fredda ed era diventato importante, dopo i successi russi nella conquista dello spazio, che anche l’America si guadagnasse un primato, e doveva essere un primato storico. Ce ne ha parlato Rossella Spiga nel suo articolo La corsa alla Luna su Coelum Astronomia 235 (parte di uno speciale tutto dedicato all’evento).

Dal 1975, invece, il primo segno di una collaborazione tra i due paesi, grazie al programma test Apollo-Soyuz (ASTP) Stati Uniti d’America e Unione Sovietica inaugurano una nuova era che, anche se con una pausa di vent’anni prima della collaborazione vera e propria che partirà con il programma Shuttle-Mir, continua tutt’ora (e speriamo continui a lungo) e che ha inglobato nel tempo anche altri paesi, compresa l’Agenzia spaziale europea.

Il 17 luglio 1975, una navicella spaziale del programma Apollo e una capsula Soyuz si incontrano e si agganciano in orbita attorno alla Terra, consentendo ai due equipaggi di passare da una navicella all’altra, simbolicamente uniti negli stessi spazi e nello spazio.

Torniamo al 2019, e prima del lancio di questa nuova Expedition 60, che comprende un astroanuta per ognuna delle tre agenzie americana, russa e europea, non poteva mancare la foto di rito davanti al murales che celebra quello storico momento.

I tre astronauti di fornte al murales che ricorda la missione che ha segnato il primo timido inizio di una collaborazione tra le due superpotenze, gli Stati Uniti d'Amrica e l'allora Unione Sovietica, che porterà infine alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale. Crediti ESA
Il logo della missione Beyond spiegato nelle sue componenti: la forma di un casco da astronauta sulla cui visiera si riflettono la ISS e la Terra (in particolare l'Europa), all'interno la Luna e Marte, prossime tappe dell'esplorazione spaziale, e tre grandi stelle a indicare la scienza, la tecnologia e l'esplorazione. Crediti ESA

«Quello che facciamo sulla Stazione Spaziale Internazionale è per la Terra, per l’umanità. Lavorare sull’avamposto orbitale è l’unico modo per capire di quali conoscenze scientifiche e di quali tecnologie abbiamo bisogno per poterci spingere oltre» ricorda Luca Parmitano, un motto per la sua missione Beyond, un termine scelto per «indicare il nostro desiderio di esplorare l’universo, di guardare ben oltre il nostro pianeta e di ampliare le nostre conoscenze».

Il 20 luglio ESA TV manderà in onda l’evento a partire dalle 17:30. Avremo l’occasione di vedere le riprese fatte durante l’arrivo a Baikonur dei tre astronauti, la loro preparazione e tutte le attività del giorno del lancio, dalla vestizione fino agli ultimi saluti prima di salire a bordo della Soyuz. Seguirà poi in diretta il lancio a bordo della Soyuz MS-13.

Altre dirette sono previste poi per la fase di attracco alla Stazione spaziale, e per l’apertura della botola che darà effettivo inizio alla Expedition 60 e alla missione Beyond del nostro Luca, dopo il rituale benvenuto degli attuali abitanti della ISS: il cosmonauta Alexy Ochivin della Roscosmos e gli astronauti Nick Hague e Christina Koch della NASA.

Questi gli orari delle tre dirette:

  • 20 luglio: Launch 17:30-18:45
  • 21 luglio: Docking 00:00-01:00
  • 21 luglio: Hatch opening 02:00-03:00

Luca, nella seconda parte della sua missione, con l’inizio della Expedition 61, prenderà il comando della Stazione Spaziale, primo italiano ad avere questo onore e terzo astronauta europeo ad assumere questo importante incarico sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Si può seguire la missione via Twitter nei profili @esaspaceflight@ESA_Italia, oltre che degli astronauti coinvolti tra cui Luca Parmitano @astro_luca

Il blog della missione lo trovate invece su  http://blogs.esa.int/luca-parmitano/

Qui sotto la diretta ESA TV:

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