COMUNICATO STAMPA
a cura di Giuseppe Conzo – presidente Gruppo Astrofili Palidoro

Individuata la causa della variazione di luminosità della stella MaCoMP_V1, scoperta dagli astrofili di Palidoro a gennaio 2022

Ne abbiamo già parlato qui

Il risultato ottenuto è frutto di uno studio cominciato nel 2019, rafforzato grazie al confronto ottenuto con le osservazioni di All-Sky Automated Survey della Ohio State University e con le osservazioni del Palomar Observatory in California, che ne hanno confermato la veridicità!
La scoperta è stata approvata e certificata dall’American Association of Variable Star Observers (AAVSO).

Lo studio pubblicato su Open European Journal on Variable Stars (OEJV) affronta un’analisi sulle principali caratteristiche definendo MaCoMP_V1 una gigante rossa 40 volte il nostro Sole e distante da noi quasi 23 mila anni luce.
L’articolo scientifico analizza l’evoluzione di questa stella variabile, giungendo alla conclusione che la variazione di luminosità osservata dai telescopi è data dal fatto che essa, avendo terminato la combustione dell’idrogeno, ha variato le sue dimensioni superficiali e quindi la sua intensità di luce emessa nello spazio. Si è inoltre visto che il nucleo – pur avendo terminato l’idrogeno – rimane ancora stabile.
La stella MaCoMP_V1, che si trova nella costellazione del Cefeo in prossimità della Nebulosa Wizard, sarà presto registrata nel catalogo Simbad e l’analisi effettuata sarà visibile sul sito NASA/ADS (Astrophysics Data System).
Gli autori sia della scoperta che dello studio riconosciuto a livello mondiale sono Giuseppe Conzo, Mara Moriconi e Paolo Giangreco Marotta del Gruppo Astrofili Palidoro che hanno impiegato diversi anni per giungere a questo importante risultato, utile a comprendere ancora di più i meccanismi dell’evoluzione stellare.
PER APPROFONDIRE:
L’intero articolo scientifico è disponibile al seguente link: https://oejv.physics.muni.cz/issues/oejv_0229.pdf