Immagine di scoperta della AT2021kni ripresa da Koichi Itagaki.

Non abbiamo più aggettivi idonei per celebrare Koichi Itagaki, che ancora una volta mette a segno una nuova scoperta, la quarta per lui in questo 2021, per un totale di 163 scoperte, che gli permettere di occupare la terza posizione nella Top Ten mondiale amatoriale, raggiungendo il neozelandese Stuart Parker.

Nella notte del 26 aprile individua una nuova stella di mag.+16,7 nella galassia a spirale NGC7767 posta nella costellazione di Pegaso a circa 430 milioni di anni luce di distanza. Le condizioni di scoperta erano davvero molto difficili con la galassia bassa sull’orizzonte est e con i primi chiarori dell’alba a disturbare la ripresa. A causa di questa vicinanza al Sole, non è stato ancora possibile ottenere uno spettro di conferma, pertanto al transiente è stata assegnata la sigla provvisoria AT2021kni.

Si tratta sicuramente di una supernova scoperta dopo il massimo di luminosità e infatti il 17 maggio il programma ATLAS ha ripreso l’oggetto, diminuito di luminosità a mag. +17,6. Avevamo già contattato e intervistato Koichi Itagaki in occasione della sua scoperta n. 100 (vedi articolo: ), ma visto questo numero incredibile di scoperte, abbiamo deciso di contattarlo nuovamente per chiedergli qual è il segreto dei suoi successi. Ci ha risposto, come immaginavamo, che per ottenere delle scoperte è necessaria una buona dose di fortuna, ma è fondamentale riprendere il maggior numero di galassie possibile ogni notte che è sereno e controllarle nel più breve tempo possibile.

Koichi Itagaki accanto al suo strumento principale, un riflettore da 60cm F.5,7.

Adesso Itagaki dispone di tre Osservatori: Yamagata, Okayama e Kochi, con sei telescopi dedicati alla ricerca di supernovae: tre riflettori da 35cm F.11, un riflettore da 50cm F.6, un riflettore da 50cm F.6,8 e un riflettore da 60cm F.5,7.

Con questa imponente strumentazione, riprende in automatico principalmente le galassie del catalogo NGC e ogni telescopio ottiene circa 50 target all’ora.

Panoramica dei tre osservatori utilizzati da Koichi Itagaki.

Moltiplicando le ore disponibili a notte per i sei telescopi, anche se lo stesso Itagaki ci ha riferito che difficilmente riesce ad avere sereno contemporaneamente nei tre Osservatori, viene fuori un numero impressionante di galassie che supera le 1000 unità a notte. La cosa che però ci ha lasciato a bocca aperta è che Itagaki controlla tutte queste immagini da solo, senza l’ausilio di un programma automatico di controllo immagini. Non possiamo che inchinarci di fronte a tanta costanza ed esperienza.

Stuart Parker accanto al suo Celestron 14 nel suo osservatorio privato in Nuova Zelanda.

Per adesso, nel 2021, solo due astrofili sono riusciti a ottenere delle scoperte. Oltre all’incredibile giapponese, anche il neozelandese Stuart Parker ottiene una nuova scoperta, per difendersi dall’attacco dell’astrofilo del Sol Levante, la seconda del 2021 che gli permette di riprendersi in solitario la terza posizione nella Top Ten mondiale amatoriale, raggiungendo quota 164.
Nella notte del 6 maggio individua infatti una nuova stellina di mag.+17,4 nella galassia a spirale barrata IC4367, posta nella costellazione del Centauro a circa 190 milioni di anni luce di distanza. Nella notte dell’ 11 maggio dal Gemini Observatory con il telescopio Gemini South da 8,10 metri posto a 2700 metri sul Cerro Pachon in Cile viene ripreso un primo spettro di conferma. La SN2021ltk, questa la sigla definitiva assegnata, viene annoverata fra le supernovae di tipo I, ma non è ben chiara la sottoclasse. Pochi giorni più tardi, il 14 maggio, sempre dal Gemini Observatory, viene ripreso un nuovo spettro, con le caratteristiche questa volta più definite, che ribalta la classificazione iniziale e riclassifica la supernova di tipo II con i gas espulsi dall’esplosione che viaggiano a una velocità di circa 10.200 km/s.

Immagine di scoperta della SN2021ltk ripresa da Stuart Parker.

Per IC4367 si tratta della seconda supernova conosciuta, la prima fu la SN2005bq di tipo Ic, scoperta il 17 aprile 2005 dal famoso astrofilo sudafricano Berto Monard.

Anche questa supernova non è però un facile oggetto da riprendere dalle nostre latitudini. La galassia ospite si trova infatti alla declinazione di -39° e pertanto saranno avvantaggiati gli osservatori del Sud Italia. Per esempio da Catania IC4367 culmina in meridiano a 14° sopra l’orizzonte, mentre a Milano raggiunge solo 6° sopra l’orizzonte Sud.

Claudio Balcon.

Sul versante italiano, naturalmente non abbiamo nuove scoperte, ma ci possiamo consolare ancora una volta con lo splendido lavoro che Claudio Balcon sta portando avanti sul lato spettroscopia. Il bravo astrofilo bellunese, classificando per primo nel TNS nel 2021 già 10 supernovae, raggiunge quota 29 e diventa il primo astrofilo al mondo in fatto di classificazioni nel TNS superando l’astrofilo inglese Robin Leadbeater fermo a quota 28.

Il nostro Claudio è riuscito, con un semplice telescopio Newton da 200mm F.5 e uno spettrografo auto-costruito, a ottenere un altro incredibile record, classificando la supernova più lontana mai classificata da un astrofilo. Stiamo parlando della SN2021ljv posta nella galassia PGC33963 distante ben 630 milioni di anni luce. Al momento della classificazione la supernova aveva una luminosità prossima alla mag.+17,5 e situata molto vicina al nucleo della galassia ospite. Sono state pertanto necessarie 6 pose da 30 minuti, per un totale di 3 ore. I complimenti sono d’obbligo anche per il nostro Claudio.

Immagine della SN2021ljv in PGC33963 ripresa da Paolo Campaner con un riflettore da 400mm F.5,5 – somma di 13 immagini da 75 secondi.

inserire iframe