Le accurate misure astrometriche rese possibili dalle osservazioni interferometriche effettuate con l’High Sensitivity Array hanno permesso a un team internazionale di determinare la parallasse – e dunque la distanza dalla Terra – del buco nero di V404 Cygni ottenendo una misura di 7800 anni luce, valore molto più basso di quanto si era fino ad ora ipotizzato. I risultati sono stati pubblicati in dicembre su The Astrophysical Journal.
Coordinati da J.C.A. Miller-Jones (NRAO), i ricercatori hanno utilizzato una combinazione di radiotelescopi sparsi in tutto il mondo. Alle 10 antenne che costituiscono il VLB (Very Long Baseline Array), infatti, gli astronomi hanno affiancato anche i radiotelescopi di Arecibo (Portorico), Green Bank (West Virginia), Effelsberg (Germania) e le 27 parabole del VLA (Very Large Array) del New Mexico. Un dispiegamento di mezzi e di sofisticate tecniche interferometriche che ha permesso di impiegare anche per V404 Cyg la classica tecnica della parallasse trigonometrica. Sostanzialmente si tratta di misurare il minuscolo spostamento che un oggetto celeste sembra descrivere rispetto alle stelle di fondo. A parole un compito semplice, ma reso in realtà decisamente complicato dalle distanze in gioco e dunque dagli angoli incredibilmente minuscoli da rilevare.
La distanza di V404 Cyg è stata ottenuta inquadrando le emissioni radio provenienti dal buco nero e dalla stella morente che gli orbita intorno ed è caratterizzata da un margine d’errore davvero molto basso (minore del 6%). Questa precisione, unita con il fatto che la misurazione non dipende da alcun modello teorico, offre agli astronomi la possibilità di ottenere un quadro più accurato dei meccanismi che governano l’evoluzione del buco nero.
Si è ad esempio potuto appurare che il sistema, a seguito della spinta fornitagli in occasione dell’esplosione di supernova che ha originato il buco nero, si muove nello spazio alla velocità di 40 km al secondo. In casi simili, però, ci si aspetterebbe velocità più consistenti e in tal senso V404 Cyg sembra essere un sistema un po’ inusuale per il quale l’energico spintone della supernova si è rivelato essere solo una debole spintarella.