A quanto pare l’aereodinamico razzo di ultima generazione Falcon 9 non è nato sotto una buona stella: dopo i problemi di venerdì scorso, che martedì sembravano risolti, un altro guasto ha arrestato nuovamente il vettore dell’agenzia statunitense SpaceX.
Questa volta si tratta di una perdita d’elio nella parte inferiore del razzo, dopo che Falcon 9 era stato correttamente posizionato per il lancio. Lo ha annunciato su Twitter la stessa agenzia SpaceX, dicendo che la missione sarà rimandata a venerdì 18 aprile. Anche se, ha aggiunto, le condizioni atmosferiche quel giorno non saranno ideali.
Da questo tweet, non sono arrivati altri aggiornamenti. Ciò che invece non manca è la crescente aspettativa che circonda Falcon 9, e soprattutto il suo carico. Sì, perché tra le oltre due tonnellate di materiali a bordo del razzo ci sono gli strumenti più diversi, da quelli per la manutenzione a quelli per la… coltivazione.
Un vero e proprio laboratorio agricolo, che dovrebbe trasportare sulla Stazione Spaziale Internazionale (destinazione di Falcon 9) tutto l’occorrente per fare crescere piante nello spazio. E non piante qualunque: si parla nientemeno che di germogli di lattuga, perfettamente commestibili.
E così una volta risolti gli ultimi problemi tecnici di SpaceX, insieme al razzo partirà anche un progetto per studiare la crescita di vegetali in assenza di gravità. Dando allo stesso tempo agli astronauti sulla ISS un interessante diversivo nella loro dieta, che per ora non può comprendere cibo fresco.
L’esperimento, che avrà il nome di Veg-01, studierà le capacità di crescita e sviluppo di un nuovo tipo di lattuga, in un struttura battezzata Veggie, pensata appositamente per insidiarsi in ambienti decisamente estremi.
“Veggie fornirà una nuova risorsa ad astronauti e ricercatori, perché porterà con sé la possibilità di far crescere piante sulla stazione spaziale” ha detto Gioia Massa, scienziata della NASA responsabile del progetto. “In questa fase, il nostro obiettivo primario è verificare la sicurezza del cibo”.
Veg-01 è un progetto low-cost, che utilizzerà un sistema di LED rossi, blu e verdi per la crescita e l’osservazione dei germogli di lattuga. Pensata appositamente per il trasporto nello spazio, la “casa” di Veggie ha una struttura che le permetterà di espandersi nel momento in cui le piantine germoglieranno al suo interno.
Si avvicina così la possibilità di integrare l’alimentazione degli astronauti con verdura fresca, un obiettivo a cui la NASA sta puntando da un po’. Già l’anno scorso si era parlato del progetto di costruire un orto sulla Luna: chissà che presto i viaggi nello spazio non siano migliorati da una dieta anche vegetariana.